Informazioni principali
- Stato percorso: provato (ultima verifica/aggiornamento: agosto 2023)
- Visitabile nei giorni feriali:
- NO con il solo servizio ordinario
- SI con l’aiuto del servizio aggiuntivo di bus a chiamata “ChiamaBus”!
- Visitabile nei giorni festivi: NO
- Servito da: bus CO.TRA.L.
- Coperto anche da: servizio aggiuntivo bus a chiamata ChiamaBus Cotral (dal 02/05/2023)
- Cambi (quanti mezzi prendere): 2
- Prerequisiti: Rieti
- Linea di riferimento: Rieti – […] – Antrodoco – Micigliano – Antrodoco – […] Rieti
- Frequenza: impossibile
- Distanza approssimativa da Roma: 120 km (si conta il totale in tratte chilometriche dei bus da prendere, la distanza in linea d’aria può essere inferiore)
- Gestore servizio di trasporto pubblico urbano: N/A (nessuno / sconosciuto)
ChiamaBus Cotral
Dal 02/05/2023 Micigliano è coperto anche dal nuovo servizio di bus a chiamata / con prenotazione ChiamaBus di Cotral e Regione Lazio, tramite il quale è possibile organizzarsi per superare le limitazioni del servizio ordinario rendendo il luogo visitabile dall’esterno.
Nel resto dell’articolo ci concentriamo sul servizio ordinario, dove spiegamo come e perché non è sufficiente per organizzare una visita partendo dall’esterno (da Roma).
Nel caso specifico di Micigliano il servizio ordinario è sufficiente per organizzare un ritorno (di pomeriggio), ma non un’andata (la mattina), dunque ad esempio si potrebbe sfruttare il servizio ChiamaBus all’andata (da Rieti) e appoggiarsi al servizio ordinario di ritorno.
Per ulteriori dettagli ed esempi di utilizzo del servizio ChiamaBus consultate le fonti ufficiali e/o leggete la nostra pagina di approfondimento.
Come arrivare a Micigliano da Roma
Nella rete Cotral “ordinaria” esiste una linea di collegamento di Micigliano con Rieti, che volendo si può vedere come una versione deviata-limitata della linea Rieti – Amatrice visto che il percorso coincide interamente fino appunto al bivio di Micigliano.
Il problema è che questa linea è esercitata solo con 2 corse al giorno di cui la prima la mattina molto presto, così presto che è fisicamente impossibile prenderla partendo da Roma e la seconda e ultima nel primo pomeriggio (partenza da Rieti tra le 14 e le 14:15, ritorno da Micigliano tra le 15 e le 15:15, verificare la versione aggiornata degli orari ufficiali).
Dunque con una sola corsa effettivamente utilizzabile capite bene che non si può costruire un viaggio andata/ritorno con i soli mezzi pubblici, banalmente perché ce ne servono almeno due, una di andata e una di ritorno possibilmente ben spaziate.
Con il solo servizio ordinario da molti anni a questa parte tutto ciò che si può fare è arrivare a Micigliano e tornare subito a Rieti senza neanche scendere perché un ritorno successivo semplicemente non c’è.
Detto altrimenti, c’è un ritorno ma ci manca un’andata.
La soluzione a questo problema insolubile è finalmente arrivata il 02/05/2023 quando Cotral e Regione Lazio hanno attivato il nuovo servizio integrativo di bus a chiamata / prenotazione “ChiamaBus Cotral“.
Con questo servizio è possibile organizzarsi per coprire il vuoto del servizio ordinario e, ad esempio, prenotare una corsa da Rieti a Micigliano la mattina, costruendosi così quella corsa di andata che manca nel servizio ordinario, e utilizzare la corsa “ordinaria” del pomeriggio per tornare a Rieti.
Io stesso ho fatto esattamente così, dopo aver atteso invano lunghi anni ed essermi scervellato ogni estate – era diventato un chiodo fisso – a cercare di trovare soluzioni / scapicolli alternativi per coprire quell’andata che mancava, quando è stato attivato questo nuovo servizio di bus a chiamata, con Micigliano tra i comuni aderenti all’iniziativa, non mi sono fatto pregare e ne ho approfittato appena ho potuto, esaudendo finalmente quello che per me era stato per anni un sogno impossibile.
Ora però, da utente ultra-soddisfatto del ChiamaBus e da appassionato di viaggi e di trasporto pubblico, mi sia concessa un’osservazione innocente.
Ma… quella corsa (del servizio ordinario) delle 10 (circa) da Rieti per Amatrice…
… una deviazione per Micigliano, non la potrebbe fare?..
(anzi mi viene stranamente naturale ipotizzare che decenni fa la faceva questa deviazione, oppure esisteva un’altra corsa breve in coincidenza ad Antrodoco per salire a Micigliano, e che poi al ritorno tornava a Rieti o qualcosa del genere… in sostanza mi rimane il sospetto che decenni fa le corse per Micigliano erano più di due e col tempo sono state tagliate e ridotte a due)
Il più semplice degli scapicolli alternativi che avevo scritto in quest’articolo e che ora sposto in fondo come nota a margine prevedeva di arrivare al bivio di Micigliano con altro bus (quello delle 10 da Rieti per Amatrice ad es.) e farsela a piedi da lì: circa 5 km di provinciale tutti in salita, per un dislivello complessivo di circa 500 m.
Come tornare a Roma da Micigliano
Rimane un piccolo mistero da svelare sull’unica corsa di ritorno (pomeridiano) del servizio ordinario, perché questa per qualche inghippo di pubblicazione orari pdf risulta per Antrodoco e basta anziché per Rieti via Antrodoco, mentre guardando da “Percorso e Tariffe” risulta che ad Antrodoco si cambia con altra corsa per Rieti.
Dunque il ritorno è per Antrodoco o Rieti?
Se è per Rieti si deve cambiare ad Antrodoco?
Da prova sul campo:
- il ritorno è per Rieti
- ad Antrodoco non c’è nessun cambio da fare, il bus è lo stesso
Capolinea e/o fermate principali
Il capolinea di Micigliano stando alle tabelle orari dovrebbe essere in questa piazza (Piazza del Popolo) e in effetti, da prova sul campo, lo è:
Il tutto senza considerare i lavori in corso che si vedono nella foto Google, anche perché quando ci sono stato io, più di 12 anni dopo la foto Google, incredibilmente stavano facendo altri lavori e mezza piazza era un cantiere, e comunque si intuiva che a cantiere finito tutta quella parte sarebbe stata pedonale.
Il punto è che al bus non serve tutto lo spazio della piazza perché non usa la piazza per rigirarsi ma una delle strade adiacenti e precisamente questa, che infatti è lasciata libera:
Funziona che il bus arriva dalla provinciale alle spalle di quest’ultima immagine, fa finta di imboccare la strada a destra ma è solo perché gli serve spazio per fare manovra ed entrare in retromarcia nell’altra metà di piazza:
Solo a quel punto si ferma ed effettua la fermata. E guarda caso è proprio in quel punto che hanno installato una delle nuove paline. Carico delle foto:
Per quanto riguarda il bivio di Micigliano, solo a titolo di completezza espositiva, ecco la fermata dove scendere all’andata proveniendo da Rieti – supponendo che il ChiamaBus non ci sia più e che tocchi farsi la provinciale tutta a piedi dal bivio:
Negli anni scorsi sono stati fatti estesi lavori al bivio rettificando il tracciato e costruendo una nuova rotatoria. La foto di Google aggiornata a Maggio 2022 mostra le nuove paline che prima non erano neanche visibili. Basta spostarsi di qualche metro e cambiare anno per vedere com’era diverso l’aspetto a lavori ancora in corso o non ancora iniziati.
La palina opposta in direzione Rieti: questa qui si spera che non vi serva mai nella vita. Se vi serve significa che dopo aver rischiato la pelle per salire su a piedi a Micigliano dal bivio il fato si è fatto beffe di voi e ha sospeso l’unica corsa bus di ritorno, proprio nel grande giorno. Siete nei guai fino al collo. L’unica possibilità di uscita è farvi un’altra scarpinata per scendere al bivio e aspettare una delle corse per Rieti provenienti da Amatrice… che non so neanche se ci sono più a quell’ora. Oppure accendere un mutuo e chiamare un taxi… da Rieti! (vi siete segnati un numero prima di partire?)(avete verificato che il vostro operatore di rete mobile copre Micigliano?)
La scorciatoia per evitare il primo tratto dell’alternativa “2” inizia qui: è tutto un forse se è veramente valida o se magari è interrotta a un certo punto, invasa da rovi o frane etc.:
Invece l’inizio del 406 da Antrodoco in teoria inizia sotto il ponte sul Velino ma non me la sento di indicarvi il punto perché non ne ho la certezza. Cercate resoconti di altri escursionisti su wikiloc.
curiosità
Se guardate l’orario pdf Cotral pubblicato, sezione “Arrivo a…”, curiosamente l’ordine alfabetico delle località toccate coincide esattamente con l’ordine di passaggio. Da Micigliano a Rieti passa per Antrodoco -> Borgo Velino -> Castel Sant’Angelo (valle) -> Cittaducale -> Rieti.
scapicolli alternativi (se non c’è il ChiamaBus)
scrivevo quanto segue nell’estate del 2022… non sapendo che di lì a un anno sarebbe stato istituito il ChiamaBus. Non lo cancello anche a titolo scaramantico, perché se mai un giorno disattiveranno il ChiamaBus e non incrementeranno il servizio ordinario, si ritorna agli scapicolli come unica alternativa di andata.
(…) Ricontrollo per sicurezza dopo 6 anni (ma in realtà ricontrollo ogni anno verso l’estate… è un chiodo fisso), siamo nel 2022, non è cambiato nulla, se non che la corsa delle 14 prima partiva alle 14:00 attualmente parte alle 14:15 e riparte da Micigliano alle 15:15.
Direi che è abbastanza impossibile.
Tutte le alternative che si possono immaginare alla corsa di andata col bus, che servirebbe ma che non c’è, sono dei mezzi suicidi.
Negli anni ne ho trovate/escogitate ben 3 ma finora non ne ho provata nessuna. Tutte comportano scarpinate di vari km… di fatto più che soluzioni di viaggio sono escursioni.
Le descrivo così a titolo di sogni ad occhi aperti, come esempio di cosa comporta tagliare al midollo il servizio di trasporto pubblico. Tutte queste “alternative” sono azzardi, con significative probabilità di fallimento. Sono tutte fortemente sconsigliate, ma sinceramente non viene in mente altro. Prima di avventurarvi date un bacio ai vostri cari. Fate testamento. Meglio ancora non ci andate.
alternativa 1: “la breve”
Delle 3 alternative la meno suicida in quanto più breve e in teoria meno faticosa e rischiosa delle altre (??!??) prevede di arrivare in bus Cotral sulla Salaria al bivio di Micigliano, nei pressi dell’Abbazia dei SS. Quirico e Giulitta, con una delle corse provenienti da Rieti e dirette ad Amatrice, dopodiché farsi a piedi tutta la provinciale dal bivio al paese.
Insomma, un copione simile a quello già visto e sperimentato per altri comuni del Lazio bistrattati dal servizio di trasporto pubblico. Il bus non ci va? Si arriva al punto più vicino con altro bus e il resto si fa a piedi. Con i complimenti alla Regione Lazio, ovviamente.
Qualche numero: in questo caso specifico la distanza da coprire cuba 5,5 km su un dislivello di circa 500 m (calcolata 1005 mslm di Micigliano – i 525 mslm di Antrodoco, fonte Wikipedia).
Alla faccia della soluzione “breve”… beh se questa è la “breve” immaginate cosa possono essere le altre!
Guardando su openstreetmap sembrano esserci delle scorciatoie per saltare alcuni tornanti e accorciare il percorso. Riguardando gli stessi punti con Google Maps però gli imbocchi (e gli sbocchi) di queste scorciatoie mica si vedono…
alternativa 2: “la valle”
Escursione da Antrodoco (centro) a Micigliano seguendo la prima parte del sentiero “406” Antrodoco – Micigliano – Terminillo.
Anziché arrivare in bus al bivio di Micigliano si scende prima, al centro abitato di Antrodoco – ci si può arrivare sia con bus Cotral che con trenino (o autobus sostitutivo a seconda della stagione e della tirchieria di Trenitalia) da Rieti.
Da Antrodoco l’idea è di sfruttare la prima parte di percorso dell’escursione Antrodoco – Micigliano – Terminillo con il sentiero 406: nella prima parte segue il Velino, poi gira a sinistra seguendo il Fosso di Maiori e una estesa vallata, dopodiché inizia la salita vera e propria su carrarecce e sentieri di montagna.
Guardando su openstreetmap dopo la vallata sembrano esserci vari percorsi possibili per salire a Micigliano, chissà qual è il migliore… più probabile che con varie alternative ci si perda per strada se dice male o si perda tempo se dice bene.
Guardando su Google Maps i tratti di percorso da Antrodoco alla vallata, visti gli innumerevoli appezzamenti coltivati e recinzioni di fortuna da costeggiare provo solo una cosa: terrore di essere aggrediti da eventuali cani.
Questa prima parte Antrodoco – Fosso Maiori in teoria si può evitare partendo dal bivio di Micigliano e dopo poche curve imboccare un sentierino che si ricongiunge alla vallata.
Il dislivello da coprire credo siano sempre 500 m, la distanza e la durata boh non ho idea. Secondo me minimo 3 ore ci vogliono.
Se non siete degli escursionisti lasciate perdere. Non è neanche un buon percorso per diventarlo.
alternativa 3: “la panoramica”
Questa “soluzione” in realtà sarebbe da fare non per raggiungere la meta ma per gustarsi il panorama del tragitto.
Si sale al Terminillo con la navetta linea 513 della ASM Rieti, che arriva fino a Pian de’Valli, dopodiché si inizia una lunghissima “passeggiata” di circa 20 km seguendo prima la strada asfaltata fino al Rifugio Sebastiani / Sella di Leonessa (questo tratto purtroppo è in salita) e poi iniziando la lunghissima e panoramicissima discesa sulla sterrata per Micigliano lungo la strada chiamata “SS 4 bis”.
Il tempo limite sono sempre le 15:15 a Micigliano per prendere l’unico ritorno per Rieti.
Il percorso dal Sebastiani in poi è tutto in discesa ma è mooolto lungo, non so quante ore ci vogliono. Sicuramente sarebbe più efficiente e divertente da fare in mountain bike anziché a piedi.
Può darsi, forse, che salendo al Terminillo con la primissima corsa gliela si fa ad arrivare a Micigliano in tempo per le 15 ma così non resta tempo per la visita del paese che dovrebbe essere l’obiettivo principale!
Il percorso secondo me è da fare in sé e per sé almeno una volta nella vita, però c’è il rischio concreto di non fare in tempo per il ritorno.
Tale rischio si ridurrebbe parecchio se solo la navetta del Terminillo arrivasse fino alla Sella di Leonessa. Si risparmierebbero quei 5 / 6 km in salita che fanno la differenza.
NB: ci si potrebbe chiedere, perché seguire la lunghissima sterrata SS 4bis in discesa quando c’è quel sentiero 406 Terminillo (Campoforogna) – Micigliano che è senz’altro più breve? Eh! A essere sinceri questa fu la prima “alternativa” che “trovai” ma purtroppo è impraticabile perché ormai da parecchi anni tale sentiero proprio nel tratto da Micigliano a Campoforogna (Terminillo) è interrotto da valanghe e frane mai sistemate, con alberi caduti in mezzo alla strada, sentiero cancellato etc.. Gli anni passano, il ripristino è ancora là da venire… nonostante il percorso faccia addirittura parte del “Sentiero Italia” – se si va sul sito del progetto c’è l’avviso della frana e si suggerisce come alternativa proprio la sterrata SS4 bis. E’ un vero peccato perché tra tutte le escursioni “in discesa” dal Terminillo a leggere i resoconti di chi l’ha fatto quando ancora si poteva era senz’altro uno dei percorsi più appaganti. In più avrebbe avuto il bonus di portarci a Micigliano con le nostre gambe e regalarci magari un’oretta o due per una visita prima del bus di ritorno! Non solo è più breve della SS 4 bis come percorso in sé: anche l’attacco è meno distante da Pian de’ Valli rispetto al Sebastiani, si risparmiavano altri km, tempo ed energie.