Informazioni principali
- Stato percorso: provato (ultima verifica/aggiornamento: aprile 2023)
- Visitabile nei giorni feriali: SI
- Visitabile nei giorni festivi: NO (SI se disposti a fare 2 km a piedi)
- Servito da: treno regionale Trenitalia
- Linea di riferimento: Roma Termini – […] Latina – Sezze – Priverno/Fossanova – Monte San Biagio – Fondi-Sperlonga – Formia – Minturno/Scauri (FL7)
- Cambi (quanti mezzi prendere): 2
- Prerequisiti: nessuno
- Frequenza complessiva: buona
- Gestore Servizio di Trasporto Pubbilco Urbano:
- Distanza approssimativa da Roma: 110 km
- Capolinea di Roma di riferimento: Roma Termini
Come arrivare a Monte San Biagio da Roma
Monte San Biagio ha la sua propria stazione ferroviaria, che è collegata a Roma Termini con i treni della linea regionale FL7 per Minturno-Scauri.
L’inghippo è sul cosiddetto “ultimo miglio” perché la stazione si trova a valle, mentre il paese si trova a circa 3 km di strada di distanza, a +133 metri di quota. Come coprire questo tratto mancante?
I bus della Cotral in questo caso non ci possono aiutare: anche se probabilmente ne vedrete passare o partire davanti alla stazione, nessuna linea Cotral ad oggi sale su in paese.
Le linee Cotral che servono la stazione sono principalmente due: la navetta per Terracina, che alla stazione fa proprio capolinea, e la linea Terracina – Gaeta via Fondi – Itri, che vi fa fermata, più altre linee dirette verso l’entroterra: Vallecorsa – Madonna del Piano, Cassino…
Per collegare la stazione al paese nei soli giorni feriali c’è un servizio di bus urbano del comune, attualmente in gestione alla “Ronci Europa Viaggi” (subentrato nel corso del 2017 al gestore precedente che era la Viaggi Papa snc) sul loro sito sotto “Trasporto Pubblico di Linea” trovate gli orari; li trovate anche sul sito del comune sotto Servizi – Trasporti.
Attenzione che gli orari riportano solo l’orario di partenza da su al paese (Piazza Vernone) ma non quello di transito alla stazione.
Nei giorni festivi invece beh, “no tripe for cats”, nessun servizio di trasporto pubblico attivo: gambe in spalla! Per chi decide di farsela a piedi ho inserito qualche dritta in fondo all’articolo, utile per accorciare il percorso e risparmiare fiato. In pratica dei circa 3 km che si dovrebbero fare seguendo alla lettera il percorso di un’auto o un bus, sfruttando un paio di scorciatoie si riesce a risparmiare un km pieno.
Quando mi sono deciso a visitare Monte San Biagio mi ero stufato di attendere la pubblicazione degli orari del nuovo gestore (per i primi mesi dopo il passaggio non sono riuscito a trovarli da nessuna parte!) ed essendo ormai allenato a camminate “piedi-bus” per coprire “ultimi migli” ben più impegnativi di questo mi sono detto: vado a piedi, un giorno festivo, e chi se ne frega… e così ho fatto. Il nuovo servizio urbano ancora non l’ho neanche provato, ho visto solo da lontano i mezzi rimessati. Per scrivere questo articolo ho solo aspettato che pubblicassero finalmente i nuovi orari.
Con la gestione e gli orari precedenti avevo esitato addirittura per anni interi alla fine senza mai provarlo perché non mi ritrovavo bene con gli orari né all’andata, per coincidenza col treno non chiarissima e limitazioni in alcuni giorni della settimana, né al ritorno, mancando corse praticamente dalle 12 alle 15. Beh ce n’era una alle 14:10 da un certo Bar Fusco anziché dal capolinea Piazza Vernone… ma che ne sa un turista che viene da fuori per la prima volta a Monte San Biagio dove sta ‘sto “Bar Fusco”???
Decidere di andare a piedi ha spezzato di netto tutte queste catene restituendomi paradossalmente totale libertà di spostamento: arrivi col treno che ti pare senza preoccuparti della coincidenza se c’è o non c’è, se è troppo ravvicinata che la perdi se il treno fa ritardo, o troppo lontana che arrivi e aspetti quasi un’ora; scendi dal paese quando ti pare, per tornare a casa col treno che ti pare, senza restare per forza bloccato su perché la prossima corsa per scendere è tra 3 ore.
Infine, andare a piedi mi ha regalato una chicca. Mentre scendevo ho notato a un certo punto del percorso una vecchissima palina arrugginita del trasporto urbano di chissà quanti anni fa, che riportava i vecchi orari di passaggio di allora. E così, sorpresa, si scopre che un tempo il servizio era attivo anche nei giorni festivi!! Ennesima riprova che col passare del tempo il trasporto pubblico declina anziché progredire. Di questo passo tra qualche anno o decina d’anni il servizio urbano sarà soppresso totalmente?
Come tornare a Roma da Monte San Biagio
Si scende dal paese alla stazione sfruttando se possibile il servizio di bus urbano, altrimenti a piedi; dalla stazione sono disponibili treni regionali per Roma Termini. Grossomodo ce n’è uno all’ora ma verificate sempre gli orari ufficiali aggiornati.
Capolinea e/o fermate principali
Ecco la stazione:
Sul lato opposto, attraversata la strada, c’è il capolinea per le navette verso Terracina (sia Cotral che Cotri), e quindi forse anche quello dei bus urbani per Monte San Biagio. Nel dubbio chiedete agli autisti sul posto sennò rischiate veramente di prendere il bus per Terracina.
Il capolinea in paese è a Piazza Vernone cioè qui:
La foto Google è del 2011, quel Ducato bianco potrebbe quindi essere uno dei bus della vecchia gestione del tpl urbano.
A piedi…
Per salire in paese dalla stazione a piedi, una volta usciti dalla stazione attraversate come se voleste andare a prendere le navette per Terracina ma invece una volta attraversato andate a destra seguendo il marciapiede:
Sempre dritto fino a questo bivio da dove seguire le indicazioni per Monte San Biagio (dal rettilineo di prima girare di 90° a sinistra):
Notate che tutto il rettilineo fin qui cuba già mezzo chilometro cioè 1/4 della strada da fare… rettilineo che ci si poteva risparmiare se solo la stazione fosse stata costruita più in qua. Forse hanno pensato di fare la stazione in un punto dove ci sarebbe stato spazio sufficiente per costruire un parcheggio di scambio… di nuovo ragionamenti automobile > uomo.
Si segue questa strada, Via Europa, fino in fondo cioè fino a questa biforcazione:
Da questo punto, a sinistra, comincia la salita a tornanti che porta su in paese – fin qui era tutto in piano – e quindi il tratto più faticoso. Fortunatamente non c’è bisogno di seguire pedissequamente tutta la strada principale e i suoi tre tornanti: si possono sfruttare tre scorciatoie, una per tornante. La prima scorciatoia non l’ho provata, ma comincia qui sulla destra:
Ho provato invece la seconda e la terza scorciatoia. La seconda comincia all’altezza di dove finisce la prima:
Da quest’inquadratura, la strada in salita più a sinistra è la seconda scorciatoia, la strada centrale è la strada maestra, la stradina in discesa a destra è lo sbocco della prima scorciatoia.
Qui invece è dove finisce la seconda (a sinistra) e dove inizia la terza e ultima (a destra, scalette) scorciatoia, ormai ci siamo quasi!
Le scalette dell’ultima scorciatoia sbucano proprio a fianco al municipio:
Ecco qua, siamo arrivati in paese senza mani ehm senza auto e senza bus, risparmiando pure 1 km di strada!
Questi sono i veri nomi delle scorciatoie: la “terza” è “Via San Rocco”; la seconda e la prima sono entrambe “Via Madonna della Mercede”.