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[Umbria] Alviano (TR)

Informazioni principali

  • Stato percorso: provato (ultima verifica/aggiornamento: maggio 2024)
  • (originariamente pubblicato tra il 2020 e il 2022 su visiumbria.wordpress.com)
  • Visitabile nei giorni feriali: SI
  • Visitabile nei giorni festivi: NO
  • Servito da: autobus extraurbani Busitalia
    • tabella orari: servizi extraurbani, bacino di Terni
    • linee di riferimento:
      • [E653] Orvieto – Baschi – Montecchio – Guardea – Alviano – Lugnano in Teverina – Amelia – Narni – Terni
      • [E638Montecchio – Guardea – Alviano – Lugnano in Teverina – Amelia – Narni – Terni
    • transito: a cappio
  • Cambi (quanti mezzi prendere): 2
  • Prerequisiti: Orvieto, Amelia
  • Formula di viaggio da Roma: treno + bus extraurbano
  • Distanza approssimativa da Roma: 160 km
  • Tempo di viaggio approssimativo da/a Roma (slarghi esclusi): 2 h

Come arrivare ad Alviano da Roma

Alviano ha la sua propria stazione ferroviaria sulla linea Roma – Firenze, un treno da/per Roma ogni due ore anche nei festivi, circa un’ora di viaggio… fantastico, senonché è praticamente inutile per chi si vuole spostare solo con i mezzi pubblici. E perché mai, direte voi?

Perché la stazione si trova a valle, a circa 4 km di distanza dal borgo, di cui la metà in salita e non c’è alcun collegamento di trasporto pubblico tra la stazione e il centro storico.

No, non è che c’è un servizio urbano che però è quasi del tutto inutilizzabile per orari insufficienti – come per esempio a Trevi – no, no… qua non c’è proprio alcun collegamento e basta. Nada, niet, nisba. No tripe for cats.

Perché non c’è? Andate a chiederlo alla Regione Umbria, a Busitalia e perché no, anche a Trenitalia.

Probabilmente vi diranno (in coro) che costerebbe troppo implementare una navetta di 4 km x 2 da Alviano stazione ad Alviano rispetto al (presunto) traffico passeggeri che lo utilizzerebbe.

Ma davvero. Poi però chissà perché uno si ricorda così, en passant, impromptu, che per esempio la stessa Trenitalia quando vuole è capace di organizzare mirabolanti “freccialink” – cioè collegamenti bus diretti – tra Firenze e Perugia (!! che sono più di 150 km…) – per chi arriva a Firenze con l’alta velocità …

Ah ma certo: la stazione di Alviano non è alta velocità, è regionale. Questo spiega tutto! Alta velocità -> mercato. Regionale -> contratti di servizio.

A posto.

Non è che non si può fare: non lo si vuole fare. E’ vero che con l’AV Trenitalia “sta sul mercato” e ha il diritto di scegliere di investire dove meglio crede, dove ritiene più remunerativo l’investimento, però anche i contratti di servizio regionali non è che sono venuti al mondo per generazione spontanea. Si scrivono, come qualsiasi documento, e c’è qualcuno che decide cosa scriverci.

Si vede che a nessuno andava di riflettere un attimo che forse si poteva prevedere nel contratto un supplemento tariffario, da far pagare ai viaggiatori che hanno bisogno di usare una navetta urbana in casi come questo, dove i km dalla stazione al centro non sono molti ma sono anche troppi per andare a piedi. E non stiamo neanche parlando di una stazione sperduta su una linea prossima a diventare ramo secco.

Fatto sta che ‘sto collegamento non c’è e ancora nel 2022 uno arriva in treno ad Alviano, gli mancano 4 km e se non ha l’auto (se l’è portata appresso in treno, certo…) deve andare a piedi.

Naturalmente questi problemi li hanno solo turisti e forestieri, perché chi ad Alviano ci abita la stazione la usa eccome. Il tratto dalla stazione al centro lo copre in macchina che lascia in stazione, mica se la porta a Roma.

Nelle valutazioni di cui sopra avranno calcolato che i passeggeri che usano la stazione di Alviano sono in gran parte residenti di Alviano e quindi il mezzo proprio ce l’hanno già. A che gli servirebbe la navetta? E così il turista rimane fregato.

Ah ma no, ma certo. Avranno assunto che anche il turista si muove in macchina! Sono turisti, falli venire in macchina da Roma o da Firenze o da dove meglio credono. Tanto sono turisti quindi se la vanno a cercare, perché venirgli incontro e rovinargli il gusto dell’avventura? E tanto sono comunque pochi. E tanto la macchina ce l’hanno tutti. Fagli pagare tanti soldini in carburante (accise, tasse, entrate!). Fagli usurare in fretta la macchina con viaggi di centinaia di km a botta così la ricomprano prima. Tanto… E sì, tanto, tanto… tanto è tutto un “tanto” qua…

E niente, qua in Italia sulla mobilità c’è proprio un problema culturale. Stiamo indietro, come la coda del maiale!

E mo’? Alla fine della fiera come c…. ci andiamo ad Alviano senza macchina? Come ammiriamo da vicino il castello, come lo visitiamo il borgo se, tapini noi, di macchina non disponiamo?

La stazione di Alviano abbiamo capito che di fatto è inutilizzabile quindi scordiamocela. Quindi?

Ci si arrangia con quello che passa il convento!

Cosa ci resta? Le linee bus extraurbane E653 / E638 di Busitalia di cui abbiamo già parlato nell’articolo su Lugnano in Teverina. Ma shh! Non lo dite in giro che potrebbero sopprimerle per farci un dispetto!

In pratica bisogna studiare gli orari di quelle linee e trovare uno spazio per arrivare ad Alviano partendo o da Orvieto (stazione) o da Narni (stazione), o anche da Amelia.

E’ comodo? No. Specialmente se uno pensa quanto potrebbe (e dovrebbe) veramente esser comodo con la navetta per la stazione è da rodersi il fegato. Meglio non pensarci.

Si può fare? , si può fare.

Rispetto a Lugnano c’è un altro punto di attenzione: occhio che non tutte le corse della linea scendono al borgo. Quelle che ci fanno fermata hanno stampato un orario di passaggio in corrispondenza del nome “Alviano”. Se invece leggete una barra verticale al posto di un orario di passaggio, spiacente, in quella corsa il bus non passa di qua. Al massimo passa al “bivio” che purtroppo è a qualche altro km di distanza ancora più su rispetto al borgo.

Come tornare da Alviano a Roma

Rispetto a quanto detto sopra c’è da aggiungere che bisogna avere la flessibilità all’occorrenza di impostare il ritorno “proseguendo” sulla linea anziché tornando indietro.

In altre parole se all’andata siete arrivati ad Alviano proveniendo da Orvieto, per il ritorno potrebbe essere più comodo tornare via Amelia – Narni… o viceversa. Dipende tutto dagli orari.

Per quanto riguarda i tempi notate che ci vuole quasi un’ora di viaggio piena da/per Orvieto stazione (strada piuttosto lunga e tortuosa che comprende anche un “cappio” a Montecchio) ma da/per Narni stazione sono comunque più di tre quarti d’ora… Non cito Terni perché tanto il treno da Terni per Roma è lo stesso che ferma anche a Narni.

In caso di emergenza (il bus di ritorno non passa! e rimanete bloccati chissà quanto) non mi risulta ci siano taxi ad Amelia o Narni; ad Orvieto ci sono ma ammesso che accettino di venirvi a prendere da così lontano vi costerà un occhio della testa.

Dunque meglio non attardarsi più di tanto ed esser pronti a prendere il primo bus che passa per una stazione … qualsiasi stazione essa sia.

In caso di emergenza ma proprio emergenza vera e disperata, vi potreste ricordare, come in un sogno ad occhi aperti, della mitica stazione di Alviano.

In zona cesarini, in calcio d’angolo, quella benedetta stazione ferroviaria potrebbe tornare utile e rivelarsi un’ancora di salvezza per il malcapitato turista non-auto-munito.

A patto di… farsi una bella, corroborante passeggiata, chiamiamola così, da Alviano ad Alviano stazione, lungo la strada provinciale.

Supponete di rimanere appiedati ad Alviano. Il bus che volevate prendere al ritorno non è passato, il prossimo magari è tra qualche ora e nel frattempo si farà buio. Nessuno vi garantisce che il prossimo non salti anch’esso la corsa. I taxi da Orvieto non vi rispondono o vi dicono che al momento non vi possono venire a prendere. A “soli” 4 km c’è la stazione, ci sono i treni per Roma.

Che fate?

Vi dico quello che ho fatto io, perché lo scenario che ho descritto sopra è quello che è capitato a me, un bel giorno di Luglio del 2016.

Sono andato al bar, ho chiesto conferma dove comincia la strada per la stazione, che non c’è bisogno di risalire ancora più su al bivio; ho comprato dell’acqua, e mi sono incamminato.

Giù, in discesa, sulla provinciale, verso la stazione, a piedi.

Con l’ombrello aperto per ripararmi dal sole (erano le 15:30 di pomeriggio in piena estate…) e l’acqua a portata di mano, a passo spedito, senza correre ma senza neanche fermarsi.

La prima parte in discesa, più spedita, la seconda parte un lunghissimo rettilineo, sembra non finire mai. Invece passo dopo passo la frazione di Alviano scalo si fa sempre più vicina e alla fine, dopo circa un’ora di cammino, la raggiungo. Fradicio di sudore, pantaloni compresi, ma ce l’ho fatta. Posso prendere il treno per tornare a casa.

Beh non subito, il prossimo è tra un’ora. Compro il biglietto alla macchinetta, che una volta tanto non fa i capricci.

Prendo un gelato al bar della stazione, mi riposo. Osservo con un po’ d’invidia i gatti sonnecchiare all’ombra.

Man mano che si avvicina l’ora del treno la stazione si riempie di gente in attesa. La piazzetta, le banchine che al mio arrivo erano deserte si riempiono di vita.

Nessuno sciupato come me, ovvio: tutti raggianti, rassettati e riposati. Sembrano usciti da un set di Beautiful, ciclisti compresi.

D’altronde chi è quel pazzo che se la fa a piedi da Alviano centro alla stazione?

Perché non c’è la navetta? Ma quale navetta, qua tutti con la macchina, tutti in villeggiatura da amici… a chi può servire il bus?

E già…

Qualche anno dopo (nel 2016 ancora non esistevano) vengo a sapere dei nuovi servizi freccialink per clienti AV Trenitalia e ripenso a quell’avventura.

Non è che magari nel frattempo hanno istituito una navetta?

Macché. Nulla cambia lungo quei 4 km.

Che dire… per citare il poeta:

Ma che ve pozza abbajà lu gattu, che ve pozza miagulà lu cane!!

Capolinea e/o fermate principali

Il bus (sia in direzione Orvieto che in direzione Amelia-Narni!) arriva proveniendo alle spalle rispetto a quest’inquadratura:

gira a destra sotto il castello e raggiunge la fermata:

La palina in pratica è il divieto di sosta per “fermata autobus” al quale è stata fissata la bacheca con gli orari.

Il punto di fermata in realtà è approssimativo perché comunque il bus deve fare manovra per rigirarsi e risalire da dov’è venuto. Tra una manovra e l’altra viene effettuata la fermata.

Se anziché rigirarsi e risalire proseguisse di qua:

scenderebbe alla stazione e sarebbe troppo bello. Invece purtroppo da qua in poi fino alla stazione non esiste trasporto pubblico.

Dall’altra parte invece questo è il bivio di Alviano:

In teoria anche qui c’è una fermata ma non so dire esattamente in che punto, mancano paline. Beh, di palina ce n’è una all’inizio della strada che scende ad Alviano: ma quella è appunto per le corse che scendono ad Alviano. Servirebbe sapere all’occorrenza dove fermano le corse che passano solo al bivio.

Infine, da Alviano alla stazione a piedi: qualche indicazione in più che spero non serva mai a nessuno. Davvero.

Si costeggia prima un distributore:

poi un campo sportivo…

il cimitero…

e poi il nulla, hic sunt uliveti e basta.

Il marciapiede finisce già al distributore, la discesa comincia dal campo sportivo.

Scordatevi marciapiedi, lampioni, strisce pedonali o quant’altro.

Camminare rigorosamente sul ciglio della strada, preferibilmente sul lato più largo nelle curve ma non attraversate se non avete prima una visuale di almeno 200 m in entrambe le direzioni. Non ci dev’essere nessun veicolo in vista né in arrivo a orecchio.

Fortunatamente il traffico è scarso, almeno lo era quel giorno d’estate.

Da quest’edicola il tratto più pericoloso per via delle macchine e dei tornanti è fatto, inizia il rettilineo, dove il pericolo potrebbero essere i cani delle villette… a me ha detto bene visto che soltanto uno mi ha abbaiato, ma da dietro un cancello e ormai in ritardo visto che ero già passato oltre. Dormiglione. Pagliaccio.

Il rettilineo che sembra non finire mai…

ma che a un certo punto finisce:

Ed ecco finalmente l’agognata stazione ferroviaria:

[Toscana] Albinia (Orbetello) (GR)

Informazioni principali

  • Stato percorso: provato (ultima verifica/aggiornamento: ottobre 2023)
  • Visitabile nei giorni feriali: SI
  • Visitabile nei giorni festivi: SI (ma non come nodo di scambio)
  • Servito da: treni regionali Trenitalia
    • linea di riferimento: Roma Termini – Pisa Centrale
  • Servito da: bus autolinee toscane
    • linee di riferimento: 11P, 41P, e altre
  • Cambi (quanti mezzi prendere): 1
  • Prerequisiti: nessuno

Come arrivare ad Albinia da Roma e come tornare

Con treni regionali della linea Roma – Pisa oppure con intercity / frecciabianca fino a Grosseto e cambio con regionale in direzione opposta.

Albinia come nodo di scambio: capolinea e/o fermate principali

(si cambia qui per Manciano e Pitigliano / Sorano / Sovana…)

Dalla stazione ci sono due punti di uscita, uno lato entroterra (Via della Stazione – Via Puglia), uno lato mare (Via Maremmana): per noi il lato giusto è quello lato mare. Si utilizza il sottopassaggio – corridoio e si sbuca qui:

Di fermate bus ce ne sono ben 5 che si possono utilizzare.

Per spiegare il percorso dell’11P dentro Albinia e relative fermate ci facciamo aiutare dal Travel Planner ufficiale. Aggiungo dei numeretti alle fermate per indicare in che ordine le fa e di conseguenza che giro segue:

Sull’orario ne sono riportate tre:

  • “Albinia sud”, che possiamo tralasciare (non è compresa in questo ritaglio di mappa)
  • “Albinia Aldi”, cioè Albinia, Via Pietro Aldi, che corrisponde ai punti 1 e 5
  • “Albinia Cavalieri” cioè Albinia, Piazza Cavalieri di Vittorio Veneto, che corrisponde al punto 4

Le fermate più vicine alla stazione sono ai punti 2 e 3 e non sono citate esplicitamente nell’orario ma come orari di passaggi potete comunque considerare quelli di Albinia Cavalieri.

Il percorso è circolare e solo la 1 ha la corrispondente 5 sul lato opposto della strada: tutte le altre per com’è fatto il giro sono servite sempre sullo stesso lato di strada in entrambe le direzioni della linea, infatti in quel tratto le paline/pensiline ci sono su un lato solo della strada.

Prima di fare la prova avevo il dubbio se anche la fermata-capolinea Albinia Cavalieri venisse fatta due volte, invece NO: è fatta una volta sola, sull’unico lato con la pensilina (ora lo vediamo) nell’ordine indicato. Chi aspetta in piazza, e la maggior parte dei passeggeri aspetta lì, vedrà prima il bus attraversare dritto senza fermarsi e poi ritornare in piazza pochi minuti dopo da quell’altra via laterale (Via Pascucci) che è a senso unico; solo a quel punto effettuerà la fermata “4”.

Vediamo ciascuna fermata con street view.

1, Via Pietro Aldi:

2, Via Sardegna, la più vicina all’uscita del sottopasso-corridoio della stazione:

3, Via Maremmana, girato l’angolo poco più in là:

4, Piazza Cavalieri di Vittorio Veneto:

In quest’altra inquadratura si vede un bus in arrivo alla fermata:

5, Via Pietro Aldi lato opposto:

Quale fermata scegliere? Io ho usato una volta la 2 un’altra volta la 4 e al ritorno entrambe le volte sono sceso alla 1… dipende anche dal tempo che avete, se il treno ha fatto ritardo o no.

Se volete andare sul sicuro io punterei sulla 4, cioè Albinia Cavalieri. Perché non si sa mai, sfiga volesse che proprio quel giorno per qualche motivo sono chiuse le strade vicino alla stazione e il bus è limitato in piazza… La prima volta io ho scelto di aspettare alla 2 e siccome il bus aveva qualche minuto di ritardo iniziavano a scorrermi questi film in testa, poi per fortuna il bus è arrivato.

Se siete paranoici e temete che l’autista si distragga e salti tutto il cappio ad Albinia la vostra fermata è la 5… non che cambi qualcosa ma da lì almeno si vedrebbe se il bus passa sullo svincolo tirando dritto! Occhio però che potrebbe essere un’altra linea o un fuori servizio etc. che non c’entrano nulla con la nostra 11P.

Nota storica

Il percorso attuale dei bus dentro Albinia non è sempre stato così; non solo: anche le strade attorno alla stazione erano completamente diverse. Guardate qua:

Nel 2011 la strada tirava dritto e c’era un passaggio a livello, il sottopassaggio-corridoio di stazione non esisteva, così come non esisteva il tratto di Via Sardegna dove oggi c’è la fermata “2”:

Il giro che faceva il bus allora non lo so ma probabilmente lo scambio si poteva fare non uscendo dalla stazione lato mare come oggi (non c’era proprio l’uscita a quanto pare) ma lato entroterra, per esempio qui:

La cosa antipatica è che le coordinate di questa fermata ormai obsoleta e spostata (in via Sardegna) da molti anni sono rimaste nel database e vengono mostrate su Google Maps, creando confusione. Di certo l’hanno creata a me quando studiavo dove fare il cambio ad Albinia:

Su Via Aldi, più avanti rispetto alle odierne fermate “1” e “5”, ancora oggi è rimasta questa pensilina di fermata che però non è in funzione, con avviso che la fermata è soppressa:

mentre si vede che era ancora attiva nel 2010:

A quanto pare il giro dei bus è cambiato non solo per l’eliminazione del passaggio a livello ma anche per la trasformazione di un tratto di via Maremmana in ZTL, che si vede già nel 2016:

mentre nel 2011 era una strada normale… notate anche le indicazioni per Pitigliano e Manciano, che oggi in quel punto non ci sono più:

Il giro complessivo dei bus di allora rimane un mistero, comunque a Piazza Cavalieri c’era già la fermata/capolinea, con il doppio dello spazio riservato:

C’era già la palina dell’odierna fermata “3”, ma cosa più importante la “3” aveva anche un corrispondente punto di fermata sull’altro lato della strada, con tanto di pensilina, eccola (oggigiorno sparita completamente):

[Toscana] Capalbio (GR)

Informazioni principali

  • Stato percorso: provato (ultima verifica/aggiornamento: ottobre 2023)
  • Visitabile nei giorni feriali: SI
  • Visitabile nei giorni festivi: NO
  • Servito da: bus autolinee toscane
  • Linea di riferimento: 12O (dodici – lettera ‘o’, non ‘centoventi’…)
  • Versione orario consigliata: orario ESTIVO
  • Cambi (quanti mezzi prendere): 2
  • Prerequisiti: nessuno

Come arrivare a Capalbio da Roma

In due passaggi: treno e bus. Ci si avvicina prima in treno, con la linea regionale Roma Termini – Pisa Centrale: si può partire da Roma Termini, Roma Ostiense, Roma Trastevere, Roma San Pietro a seconda del treno / orario, e si scende alla stazione di Capalbio.

Per coprire l'”ultimo miglio” dalla stazione al centro storico / borgo antico di Capalbio c’è la linea 12O delle autolinee toscane, che si legge “dodici-o”, non “centoventi” (quell’O è una lettera O, non uno zero).

In alternativa, a seconda della stagione/versione di orario l’interscambio treno-bus si può fare, o potrebbe essere più comodo da fare, alla stazione di Orbetello (stessa linea ferroviaria) anziché a quella di Capalbio.

Rispetto alla gran parte delle linee bus toscane in questo caso l’orario è più “ricco” nella versione estiva / non scolastica che in quella invernale / scolastica (di norma è il contrario…) e, almeno nel 2023, l’interscambio col treno era più facile e comodo nella versione estiva.

Con la versione invernale i treni sono più o meno gli stessi ma i bus sono di meno e gli scambi che funzionavano d’estate non funzionano d’inverno, tuttavia anche con la versione invernale è possibile organizzarsi, benché con più sacrifici (partire la mattina molto presto, più tempi morti in stazione ad aspettare il bus…)

Un’ultima nota pratica (visita di settembre 2023 con orario estivo): i biglietti del bus io li ho comprati a Capalbio scalo ma non è stato immediato perché il bar della stazione era chiuso, quello di fronte alla stazione e un altro più avanti erano aperti ma non vendevano biglietti; mi hanno indicato il tabacchino ancora più avanti e finalmente lì ho potuto comprarli. Il tutto abbastanza di corsa perché non c’erano rimasti molti minuti prima dell’arrivo del bus; ho fatto giusto in tempo.

Come tornare a Roma da Capalbio

Si scende alla stazione di Capalbio (oppure a quella di Orbetello) col bus della linea 12O, e si cambia con treno regionale per Roma.

Capolinea e/o fermate principali

Ecco la stazione di Capalbio:

Rispetto alla foto Google del 2019 oggi al centro della rotatoria hanno installato una “big bench” (panchina gigante) di color rosso.

La fermata del bus è nella stessa piazza:

A Capalbio centro l’unica fermata da ricordare è “Capalbio belvedere”.

Qui c’è un trabocchetto perché su Google Maps il segnaposto della fermata è sfasato rispetto al punto effettivo. E perfino la voce registrata a bordo bus annuncia la fermata quando passa per le coordinate di quel segnaposto, ma la fermata non è lì, è più avanti.

Il segnaposto indica qui:

Che poi tornerebbe sia come nome della fermata (il belvedere è questo) che da un punto di vista pratico perché qui c’è una delle porte d’ingresso al borgo. Invece no, e infatti non c’è nessuna palina di fermata qui. Il vero punto di fermata Capalbio belvedere è più avanti: eccolo, e c’è la palina:

Sulla mappa per confronto evidenziato in rosso il punto sbagliato in verde quello effettivo:

L’altro punto importante è che la fermata belvedere è la stessa per entrambe le direzioni sia da che per la stazione: i bus fanno in entrambi i casi il giro attorno le mura in senso antiorario perché la strada è strettina e c’è il senso unico. Anche le vetture che ci mettono sono in genere di piccole dimensioni. Visto che non c’è spazio questo che dovrebbe essere un capolinea di fatto funziona sempre come una fermata, i bus ripartono subito per la prossima corsa (o fuori servizio).

Ci sarebbero altre due fermate ma io le ignorerei perché ci si complica la vita, bisogna prima accertarsi caso per caso corsa per corsa (specie con l’orario estivo) se il bus ci passa veramente o no, comunque eccole:

Questa tutto sommato è facile e intuitiva ma occhio che con l’orario estivo ad es le corse per il Giardino dei Tarocchi (vedere prossimo articolo) non vanno prese qui ma al belvedere perché di qua non passano (non è di strada per il giardino).

Infine c’è questa:

Che confesso di non aver capito come funziona, anche perché nelle foto successive la palina sparisce:

Di qua, ma sull’altro lato/verso, è passato il bus di ritorno dal Giardino dei Tarocchi ma su quel verso la fermata non c’è, e infatti anche al ritorno si scende sempre al belvedere.

Ho l’impressione che negli anni questa fermata sia stata soppressa e che il segnaposto che si vede su Google Maps è semplicemente sfasato e si riferisce non a questa ma alla fermata mostrata prima sulla strada provinciale, che ha due paline una di fronte all’altra: una delle due ha il segnaposto nel punto giusto, l’altro del verso opposto ha il segnaposto sfasato… ma ripeto, è una mia impressione.

Bagni pubblici

Ne ho visti due, uno proprio di fronte alla fermata bus “belvedere”:

(nella foto Google 2019 sono chiusi ma a settembre 2023 erano aperti)

Un altro si accede da qui, si scendono le scalette seguendo l’indicazione:

Si intravedono da quest’altra inquadratura:

[Toscana] Piancastagnaio (SI)

Informazioni principali

  • Stato percorso: provato (ultima verifica/aggiornamento: agosto 2023)
  • Visitabile nei giorni feriali: SI
  • Visitabile nei giorni festivi: NO
  • Servito da: bus CO.TRA.L.
  • Cambi (quanti mezzi prendere): 2 all’andata, 3 al ritorno
  • Prerequisiti: Acquapendente
  • Linee di riferimento:
    • Viterbo – Montefiascone – Bolsena – San Lorenzo Nuovo – Acquapendente – Piancastagnaio – Abbadia San Salvatore
    • Abbadia San Salvatore – Piancastagnaio – Acquapendente
    • Acquapendente – San Lorenzo Nuovo – Bolsena – Montefiascone – Viterbo
  • Frequenza: rara (una sola possibilità a/r)
  • Distanza approssimativa da Roma: 160 km (si conta il totale in tratte chilometriche dei bus da prendere, la distanza in linea d’aria può essere inferiore)
  • Gestore servizio di trasporto pubblico urbano: N/A (nessuno / sconosciuto)

Come arrivare a Piancastagnaio da Roma

Di soluzioni ce ne sarebbero in realtà due, completamente diverse, ma siccome finora ne ho provata solo una mi concentro su quella e l’altra l’accenno soltanto, in fondo all’articolo.

La soluzione che ho provato è “solo Cotral”; orari permettendo è valida dal lunedì al sabato praticamente tutto l’anno, ma c’è una sola possibilità di andata e soprattutto una sola possibilità di ritorno.

Come vedremo gran parte del discorso vale anche per il vicino comune di Abbadia San Salvatore, pertanto in pratica tranne per la sezione capolinea e fermate e poco altro questi due articoli saranno copia-incolla uno dell’altro.

Attenzione: siccome c’è un’unica possibilità di viaggio, nel seguito cito gli orari precisi di partenza e arrivo, che sono consolidati da anni ma che potrebbero variare in qualsiasi momento. Confrontate questi orari con quelli ufficiali aggiornati: se coincidono si può fare, altrimenti va verificato se può funzionare ancora oppure no. In caso di variazioni è prudente considerare questo articolo al massimo come spunto iniziale per la preparazione del viaggio.

primo passaggio (partenza da Roma)

All’andata si parte da Roma Saxa Rubra con la corsa delle 8:30 per Viterbo, arrivo previsto alle 10:00.

Se fate ritardo e non riuscite a prendere questa corsa, è gia Game Over: potete anche tornare a casa e/o cambiare programmi (avete un piano B?).

secondo passaggio (cambio a Viterbo)

A Viterbo capolinea Riello, o se preferite alla fermata precedente di Viterbo Viale Trento, cambiare con altro bus Cotral per Abbadia San Salvatore in partenza alle 10:00 da Riello in coincidenza con la corsa partita alle 8:30 da Roma. Piancastagnaio tra i comuni serviti da questa corsa è quello immediatamente precedente Abbadia.

Sì le due corse sono in coincidenza o almeno lo sono ancora ad agosto 2023… coincidenza significa che il secondo bus aspetta che arrivi il primo per far trasbordare i passeggeri e partire, quindi anche se Roma fa ritardo di 5 – 10 minuti il meccanismo di coincidenza protegge il cambio. Ecco, però c’è un limite a tutto e credo che ci sia un limite al ritardo che può avere Roma dopodiché Abbadia parte e tanti saluti. Se per dire vi si rompe il bus tra Roma e Viterbo e devono mandare una sostitutiva o vi fanno aspettare la prossima perché una sostitutiva non c’è e il meccanico più “vicino” ci metterà ore ad arrivare e risolvere… ciao core!

Quindi quanti sono i minuti di franchigia massimi? Non ci è dato sapere. D’altra parte sugli orari non c’è neanche scritto che Abbadia delle 10 è in coincidenza con 8:30 da Roma, eppure lo sono da sempre (o lo erano fino a ieri). Posso solo dire che tra i 5 e i 10 minuti (< 10 minuti) ha funzionato. Quindi se il bus da Roma inizia a far ritardo sostanzioso ma non perché si è rotto ma per traffico e altre menate poco gravi può essere una buona idea sentire l’autista e chiedere se la coincidenza per Abbadia funzionerà, se magari possono aspettare un altro po’.

Se il ritardo è più contenuto e non volete rischiare di arrivare fino a Riello perché non vi fidate della coincidenza e non volete aprire la bocca per chiedere informazioni potreste scendere prima a Viale Trento cioè alla fermata dove probabilmente troverete un capannello di persone che aspettano il bus per Abbadia… non tanto per andare fino ad Abbadia quanto a Bolsena: sì perché è lo stesso bus delle 10 da Viterbo che forse avrete già preso per andare a Montefiascone o Bolsena o San Lorenzo Nuovo o Acquapendente.

Se invece siete in anticipo – caso fortunato – potrebbe essere strategico arrivare fino al capolinea Riello e sfruttare quei cinque minuti per andare al bagno. Sempre che abbiate almeno cinque minuti pieni liberi se no rischiate di bruciare il cambio e la giornata con le vostre mani.

terzo passaggio (oltre Acquapendente senza cambi)

Quella corsa delle 10 da Viterbo dopo Bolsena, Acquapendente prosegue, senza bisogno di fare cambi all’andata – mentre servirà un cambio al ritorno, ve lo anticipo – fino ai confini del Lazio, attraversa il confine con la Toscana ed entra in provincia di Siena per raggiungere Piancastagnaio e, pochi minuti dopo, Abbadia San Salvatore.

Per i curiosi il punto di confine tra le regioni in questo caso è il ponte sul torrente Elvella; al momento questo corso d’acqua non si vede sulla mappa stradale di Google Maps.

Visto che siamo di strada, scriviamo anche che prima di passare il confine passa per il bivio di Proceno, il bivio di Trevinano (frazione di Acquapendente) e costeggia Centeno (frazione di Proceno). Di questi centri di fatto si può dire che serve Centeno perché questo centro abitato, il più a nord del Lazio in assoluto, si trova (quasi) lungo la Cassia e non a km di provinciale di distanza come Proceno e Trevinano. Sì ci sono fermate a ciascun bivio, qualora vi dovessero servire.

Dopo il confine si inizia a vedere in lontananza San Casciano dei Bagni (no, è la fortezza di Radicofani…), se ne attraversa la frazione Ponte a Rigo ma solo perché è lungo la Cassia – no purtroppo non si può usare questa corsa per raggiungere San Casciano né Celle a Rigo, sono troppo lontane.

Dopo Ponte a Rigo c’è un bivio dal quale inizia la strada per i paesi del Monte Amiata (Piancastagnaio, Abbadia S. Salvatore etc.) mentre la Cassia prosegue verso Siena; il nostro bus mette la freccia e prende la prima.

Si passa località “Casa del Corto” e si inizia a salire di quota. Piancastagnaio è già visibile mentre non si vede Abbadia. La salita a tornanti si concentra in questo tratto dopodiché tra Piancastagnaio e Abbadia è in falsopiano senza grandi dislivelli. Qui il paesaggio è ancora piuttosto brullo, non ci sono ancora i boschi della montagna e la vista spazia sulla campagna toscana. Estate 2023 ci sono ancora segnali che indicano una precedente frana che ha reso necessari vari lavori di risistemazione della strada. In alcuni punti benché l’asfalto sia nuovo rimangono dei saliscendi che forse un tempo non c’erano, limiti a 30, semafori portatili ormai spenti.

Finalmente si arriva a Piancastagnaio; per chi prosegue per Abbadia si resta a bordo che manca solo qualche altro minuto di viaggio.

Siamo arrivati a Piancastagnaio alle 11:30/11:40 circa cioè quasi a mezzogiorno dopo tre ore di viaggio.

A questo punto abbiamo a disposizione quasi quattro ore di tempo per la visita prima della partenza dell’unico ritorno disponibile alle 15:30 da Abbadia.

Come tornare a Roma da Piancastagnaio

primo passaggio: ripartenza da Piancastagnaio

Il bus che vi ha portato fin qui all’andata prosegue verso il capolinea di Abbadia San Salvatore dal quale riparte pochi minuti dopo ripassando per Piancastagnaio verso Acquapendente e di nuovo Viterbo, ma non è questo il bus per il ritorno.

Quello per il ritorno partirà da Acquapendente poco dopo le 14, passerà per Piancastagnaio verso le 14:40, arriverà ad Abbadia verso le 14:45 e resterà in sosta al capolinea fino alla ripartenza prevista per le 15:30, dopodiché finalmente ripasserà per Piancastagnaio alla volta di Acquapendente e Viterbo.

Ricordate quanto ho scritto sugli orari, ricontrollate sempre quelli ufficiali aggiornati perché questo è l’unico ritorno che c’è.

Anzi fate conto che non ho mai scritto 15:30: andatevi a leggere sul sito Cotral a che ora parte da Abbadia il pomeriggio.

Ecco se leggete gli orari vedrete che una corsa successiva da Abbadia/Piancastagnaio c’è, verso le 18 e passa: sì che c’è, ma vi porta solo fino ad Acquapendente poi però a quell’ora da Acquapendente per Viterbo non c’è più nulla!

Faccio per dire, ma neanche tanto per scherzo, visto che se perdete il ritorno delle 15:30 non vi resta che trovare un albergo per la notte (fortunatamente in zona dovrebbero essercene… località turistica, via Francigena e quant’altro), se non trovate posto a Piancastagnaio ma ad Acquapendente sì, ci potrete arrivare con quel bus.

OK facciamo conto che siamo saliti sul bus delle 15:30 e che questo sia partito per Acquapendente con noi a bordo. Abbiamo smarcato il rischio più grande, da qua è (quasi) tutto in discesa.

secondo passaggio: cambio ad Acquapendente!

Ho perso il conto delle volte in cui il sistema Percorso e Tariffe del sito Cotral segnala cambi ravvicinati che poi si rivelano dei non-cambi nel senso che è la stessa vettura che svolge due corse attaccate.

Di ritorno da Abbadia a Roma, nel tratto tra Abbadia e Viterbo a differenza dell’andata segnala un cambio in più ad Acquapendente.

Prima di partire ero sicuro che fosse l’ennesimo caso di cambio fittizio.

Invece no, la prova sul campo dice che il cambio è reale!

15:30 da Abbadia arrivo previsto ad Acquapendente Porta Sant’Angelo 16:05, dove alle 16:10 parte una corsa per Viterbo che è quella che dobbiamo prendere.

Lo slargo c’è, traffico da queste parti zero, ho fatto due volte questo giro ed è andata bene entrambe le volte ma… c’è sempre la possibilità che la prima faccia ritardo. Il trattore che si accolla davanti e che non si riesce a superare, la comitiva di scout sulla Francigena che deve salire alla fermata etc.etc.

Verificate sugli orari, quella corsa delle 16:10 per fortuna non è l’ultima della giornata per Viterbo, dovrebbe essercene un’ultima successiva.

Il cambio ad Acquapendente è un po’ diverso da quello del capolinea di Viterbo e per la coincidenza (ammesso che sia prevista vera coincidenza) gli autisti si devono regolare in altro modo. Il bus da Abbadia dopo che ha scaricato ad Acquapendente riparte per il deposito, ma spesso mentre sta scaricando, o anche prima, il bus per Viterbo è già partito dal deposito e potrebbe addirittura capitare di incrociarlo poco fuori di Acquapendente mentre noi saliamo e lui scende… cioè mentre apparentemente va verso la Toscana da dove torniamo noi! Ma come, se deve andare a Viterbo?! In realtà va da quella parte perché poco più in là in direzione Toscana c’è l’unico punto relativamente vicino dove può invertire la marcia. Il deposito di zona si trova sulla provinciale per Torre Alfina, che si trova più su (più a sud) rispetto al capolinea di Acquapendente Porta Sant’Angelo, quindi per arrivarci e mettersi in direzione Viterbo deve prima scendere nell’altra direzione (verso nord, verso Toscana) fino al punto dove ha spazio di manovra, risalire e solo allora sistemarsi al capolinea, poi all’orario previsto si parte. Nel frattempo i due bus si saranno per forza incrociati da qualche parte così l’autista del bus per Viterbo saprà comunque se è arrivato quello da Abbadia.

A scanso di equivoci la fermata per il cambio di ritorno ad Acquapendente per Viterbo è qui:

Le fermate precedenti (da Abbadia fin qui) non vanno bene perché il bus per Viterbo parte da qui come capolinea.

terzo passaggio: cambio a Viterbo e ritorno a Roma

A Viterbo capolinea Riello si cambia, con circa un quarto d’ora di slargo, con il prossimo bus per Roma Saxa Rubra che dovrebbe essere alle 17:30, che se tutto va bene vi porterà a Saxa Rubra poco prima delle 19. Comunque da Viterbo ci sono altre corse successive per Roma e anche treni, a casa si arriva lo stesso.

Il rischio critico era perdere il bus delle 15:30 da Abbadia perché non ha un recupero.

Smarcato quello c’è un piccolo rischio di perdere il 16:10 da Acquapendente, che però ha un recupero successivo.

Da Viterbo in poi la prima corsa disponibile è alle 17:30 ma ci sono vari recuperi successivi.

Dicevamo se tutto va bene, Saxa Rubra alle 19.

Ricordate che siamo partiti da Saxa Rubra stamattina alle 8:30… se state valutando di fare questo viaggio considerate anche il tempo totale prima di partire. Tenete conto che non ci sono praticamente tempi morti e tra a/r ci siamo sparati circa 300 km di strada.

Capolinea e/o fermate principali

Arrivando da Acquapendente la prima fermata che si incontra è questa:

Ma per una visita del centro storico conviene la seguente:

Attenzione che la corrispondente di ritorno verso Acquapendente – Viterbo – Roma non è esattamente di fronte ma sulla piazza-rotatoria all’ingresso del borgo:

Suggerisco però di non aspettare proprio lì perché da quel punto non si vede la strada da dove arriva il bus e il bus non vede voi:

Anche se ho visto gente salire qui sulla corsa ripartita da Abbadia delle 11:50, per la mia corsa del pomeriggio 15:30 circa altra gente non c’era, quindi per sicurezza mi sono messo qui dove potevo vedere bene la strada di provenienza:

Appena intravisto il bus Cotral che arrivava mi sono avvicinato alla fermata ma non dentro alla rotatoria ma fuori in modo da risultare ben visibile e agitare il braccio per chiamare la fermata.

Non so se vi state chiedendo il perché di tutte queste paturnie, se c’è la fermata e si aspetta lì, qual è il problema?

Il mio problema è che quella è l’unica corsa di ritorno che c’è, e per com’è fatto il percorso stradale, la fermata non si trova sul percorso obbligato. Il bus potrebbe benissimo ignorare la rotatoria, tirare dritto e scendere per la provinciale, specie se stando lì dove c’è la fermata nella rotatoria non mi vede o non mi vede in tempo. Forse da quest’altro angolo si capisce meglio:

Stando invece sul pizzo a sinistra nell’immagine ci si può far vedere bene e chiamare la fermata lì, e così ho fatto. Tanto va bene lo stesso anzi meglio così l’autista evita di perdere tempo a entrare nella rotatoria e ferma al pizzo dove c’è il passeggero che si sbraccia.

Quella rotatoria va bene come capolinea e infatti è usata come tale dalle Autolinee Toscane, meno bene come fermata per l’unica corsa di ritorno a casa della giornata, sia perché non è di strada obbligata, sia perché da lì non si vede la strada da dove proviene il bus e quindi viene il dubbio se stando lì l’autista ti vede o no, forse all’ultimo momento o troppo tardi.

Prima di partire ero anzi quasi convinto di aspettare alla fermata precedente mostrata sopra perché quella è su percorso obbligato.

Bagni pubblici

Nei pressi della fermata, dietro l’ufficio postale c’è l’indicazione per i bagni:

Posso dire che ad agosto 2023 li ho trovati aperti e funzionanti.

… e la soluzione alternativa?

L’altra soluzione accennata in apertura, completamente diversa, che finora non ho provato, in teoria è la seguente… a differenza di quella solo Cotral descritta sopra non metto gli orari precisi perché non c’è una sola possibilità, inoltre cambiano da periodo estivo e invernale.

I passaggi, che ripeto, non ho (ancora) provato sul campo, sarebbero:

  1. treno da Roma Termini per Grosseto
  2. dal capolinea di Autolinee Toscane di fronte alla stazione di Grosseto, cambio con linea 51G (destinazione Siena)
  3. scendere a “Paganico Hotel Pace” e cambiare, non nello stesso punto ma qualche decina di metri più in là, dalla fermata “Paganico Piazzale”, con linea 42A per Arcidosso – Castel del Piano
  4. scendere ad Arcidosso Autostazione e cambiare con linea 55A per Santa Fiora – Piancastagnaio – Abbadia San Salvatore

Con gli orari estivi 2023 in teoria si arriva a Piancastagnaio poco prima delle 11:00 cioè mezz’ora prima della soluzione “solo Cotral” ma… ne vale la pena? Considerando quanto si complica il viaggio e quanto prima bisogna partire da Roma forse no. Io riserverei questa soluzione per la visita di tutta una serie di altre località dell’amiatino citate sopra, assolutamente da visitare (ancora non ci sono andato ma ci voglio andare): Santa Fiora, Arcidosso, Castel del Piano anche perché da Roma non credo ci siano alternative migliori al momento, ma è solo per quanto ne so io.

In teoria questo giro potrebbe funzionare anche come ritorno alternativo da Piancastagnaio a Roma, peccato che a quanto pare con gli orari attuali l’ultima combinazione che funziona è circa un’ora prima e non dopo la partenza dell’unico Cotral! O meglio… ce n’è una successiva ma arrivate a Grosseto stazione alle 20:30+ se va tutto bene e poi vi manca ancora il treno per Roma (se c’è)…

Notate che sull’orario della 55A non c’è scritto ABBADIA S. SALVATORE né ABBADIA da nessuna parte, in sua vece c’è scritto “LARGO VERDI” che per antonomasia da queste parti è il capolinea di Abbadia San Salvatore.

Nota storica

Non so se avete notato ma su Google Maps vicino alla prima fermata che ho segnalato (non quella davanti alla rocca, la precedente), cioè questa:

Vedete che girato l’angolo ci sono altri segnaposti di fermata… questi:

Non è strano che ci sia un’altra fermata così ravvicinata? In effetti, perché la visita sul campo conferma quanto si capisce pure da street view cioè che quella è una fermata fantasma, che non c’è o non c’è più.

Cliccando sulle iconcine si scopre un altro dettaglio. Quella che oggi è la fermata vera…

… riporta le linee di autolinee toscane ma non quelle Cotral.

Invece quella fake…

… riporta le linee Cotral!

Quella vera oggigiorno vale sia per bus Cotral che autolinee toscane, quindi cosa sarà successo? A pensar bene, in casa Cotral potrebbero aver colto l’occasione della reinstallazione nuove paline per allineare il punto di fermata a quello di autolinee toscane, a vantaggio dell’utenza. A pensar male, la squadra avrà ricevuto indicazioni approssimative e avrà montato le paline nuove dove sopravvivevano paline vecchie nelle vicinanze, anche se non Cotral, cioè guardacaso:

Alla fermata della rocca la vecchia palina Cotral infatti sopravviveva:

Benché ancora oggi su Google Maps la coordinata risulti sfalsata rispetto alla rotatoria:

Mah, senza farsi tutti questi film probabilmente è molto più semplice e si tratta solo di dati errati in qualche database… chissà.

[Toscana] Abbadia San Salvatore (SI)

Informazioni principali

  • Stato percorso: provato (ultima verifica/aggiornamento: agosto 2023)
  • Visitabile nei giorni feriali: SI
  • Visitabile nei giorni festivi: NO
  • Servito da: bus CO.TRA.L.
  • Cambi (quanti mezzi prendere): 2 all’andata, 3 al ritorno
  • Prerequisiti: Acquapendente
  • Linee di riferimento:
    • Viterbo – Montefiascone – Bolsena – San Lorenzo Nuovo – Acquapendente – Piancastagnaio – Abbadia San Salvatore
    • Abbadia San Salvatore – Piancastagnaio – Acquapendente
    • Acquapendente – San Lorenzo Nuovo – Bolsena – Montefiascone – Viterbo
  • Frequenza: rara (una sola possibilità a/r)
  • Distanza approssimativa da Roma: 160 km (si conta il totale in tratte chilometriche dei bus da prendere, la distanza in linea d’aria può essere inferiore)
  • Gestore servizio di trasporto pubblico urbano: N/A (nessuno / sconosciuto)

Come arrivare ad Abbadia San Salvatore da Roma

Di soluzioni ce ne sarebbero in realtà due, completamente diverse, ma siccome finora ne ho provata solo una mi concentro su quella e l’altra l’accenno soltanto, in fondo all’articolo.

La soluzione che ho provato è “solo Cotral”; orari permettendo è valida dal lunedì al sabato praticamente tutto l’anno, ma c’è una sola possibilità di andata e soprattutto una sola possibilità di ritorno.

Come vedremo gran parte del discorso vale anche per il vicino comune di Piancastagnaio, pertanto in pratica tranne per la sezione capolinea e fermate e poco altro questi due articoli saranno copia-incolla uno dell’altro.

Attenzione: siccome c’è un’unica possibilità di viaggio, nel seguito cito gli orari precisi di partenza e arrivo, che sono consolidati da anni ma che potrebbero variare in qualsiasi momento. Confrontate questi orari con quelli ufficiali aggiornati: se coincidono si può fare, altrimenti va verificato se può funzionare ancora oppure no. In caso di variazioni è prudente considerare questo articolo al massimo come spunto iniziale per la preparazione del viaggio.

primo passaggio (partenza da Roma)

All’andata si parte da Roma Saxa Rubra con la corsa delle 8:30 per Viterbo, arrivo previsto alle 10:00.

Se fate ritardo e non riuscite a prendere questa corsa, è gia Game Over: potete anche tornare a casa e/o cambiare programmi (avete un piano B?).

secondo passaggio (cambio a Viterbo)

A Viterbo capolinea Riello, o se preferite alla fermata precedente di Viterbo Viale Trento, cambiare con altro bus Cotral per Abbadia San Salvatore in partenza alle 10:00 da Riello in coincidenza con la corsa partita alle 8:30 da Roma.

Sì le due corse sono in coincidenza o almeno lo sono ancora ad agosto 2023… coincidenza significa che il secondo bus aspetta che arrivi il primo per far trasbordare i passeggeri e partire, quindi anche se Roma fa ritardo di 5 – 10 minuti il meccanismo di coincidenza protegge il cambio. Ecco, però c’è un limite a tutto e credo che ci sia un limite al ritardo che può avere Roma dopodiché Abbadia parte e tanti saluti. Se per dire vi si rompe il bus tra Roma e Viterbo e devono mandare una sostitutiva o vi fanno aspettare la prossima perché una sostitutiva non c’è e il meccanico più “vicino” ci metterà ore ad arrivare e risolvere… ciao core!

Quindi quanti sono i minuti di franchigia massimi? Non ci è dato sapere. D’altra parte sugli orari non c’è neanche scritto che Abbadia delle 10 è in coincidenza con 8:30 da Roma, eppure lo sono da sempre (o lo erano fino a ieri). Posso solo dire che tra i 5 e i 10 minuti (< 10 minuti) ha funzionato. Quindi se il bus da Roma inizia a far ritardo sostanzioso ma non perché si è rotto ma per traffico e altre menate poco gravi può essere una buona idea sentire l’autista e chiedere se la coincidenza per Abbadia funzionerà, se magari possono aspettare un altro po’.

Se il ritardo è più contenuto e non volete rischiare di arrivare fino a Riello perché non vi fidate della coincidenza e non volete aprire la bocca per chiedere informazioni potreste scendere prima a Viale Trento cioè alla fermata dove probabilmente troverete un capannello di persone che aspettano il bus per Abbadia… non tanto per andare fino ad Abbadia quanto a Bolsena: sì perché è lo stesso bus delle 10 da Viterbo che forse avrete già preso per andare a Montefiascone o Bolsena o San Lorenzo Nuovo o Acquapendente.

Se invece siete in anticipo – caso fortunato – potrebbe essere strategico arrivare fino al capolinea Riello e sfruttare quei cinque minuti per andare al bagno. Sempre che abbiate almeno cinque minuti pieni liberi se no rischiate di bruciare il cambio e la giornata con le vostre mani.

terzo passaggio (oltre Acquapendente senza cambi)

Quella corsa delle 10 da Viterbo dopo Bolsena, Acquapendente prosegue, senza bisogno di fare cambi all’andata – mentre servirà un cambio al ritorno, ve lo anticipo – fino ai confini del Lazio, attraversa il confine con la Toscana ed entra in provincia di Siena per raggiungere Piancastagnaio e, pochi minuti dopo, Abbadia San Salvatore.

Per i curiosi il punto di confine tra le regioni in questo caso è il ponte sul torrente Elvella; al momento questo corso d’acqua non si vede sulla mappa stradale di Google Maps.

Visto che siamo di strada, scriviamo anche che prima di passare il confine passa per il bivio di Proceno, il bivio di Trevinano (frazione di Acquapendente) e costeggia Centeno (frazione di Proceno). Di questi centri di fatto si può dire che serve Centeno perché questo centro abitato, il più a nord del Lazio in assoluto, si trova (quasi) lungo la Cassia e non a km di provinciale di distanza come Proceno e Trevinano. Sì ci sono fermate a ciascun bivio, qualora vi dovessero servire.

Dopo il confine si inizia a vedere in lontananza San Casciano dei Bagni (no, è la fortezza di Radicofani…), se ne attraversa la frazione Ponte a Rigo ma solo perché è lungo la Cassia – no purtroppo non si può usare questa corsa per raggiungere San Casciano né Celle a Rigo, sono troppo lontane.

Dopo Ponte a Rigo c’è un bivio dal quale inizia la strada per i paesi del Monte Amiata (Piancastagnaio, Abbadia S. Salvatore etc.) mentre la Cassia prosegue verso Siena; il nostro bus mette la freccia e prende la prima.

Si passa località “Casa del Corto” e si inizia a salire di quota. Piancastagnaio è già visibile mentre non si vede Abbadia. La salita a tornanti si concentra in questo tratto dopodiché tra Piancastagnaio e Abbadia è in falsopiano senza grandi dislivelli. Qui il paesaggio è ancora piuttosto brullo, non ci sono ancora i boschi della montagna e la vista spazia sulla campagna toscana. Estate 2023 ci sono ancora segnali che indicano una precedente frana che ha reso necessari vari lavori di risistemazione della strada. In alcuni punti benché l’asfalto sia nuovo rimangono dei saliscendi che forse un tempo non c’erano, limiti a 30, semafori portatili ormai spenti.

Finalmente si arriva a Piancastagnaio, manca qualche altro minuto di viaggio e il bus raggiunge il capolinea di Abbadia San Salvatore.

Siamo arrivati ad Abbadia alle 11:40/11:50 circa cioè in pratica a mezzogiorno dopo più di tre ore di viaggio.

A questo punto abbiamo a disposizione quasi tre ore e mezza di tempo per la visita prima della partenza dell’unico ritorno disponibile alle 15:30.

Prima di parlare del ritorno però è opportuno studiare le fermate perché c’è qualche inghippo da spiegare, ma soprattutto bisogna sapere dove attendere il ritorno. Sì, è dove si scende all’andata, ma è meglio parlarne adesso e far vedere i punti e soprattutto i non-punti per smarcare alcune trappole.

Quando c’è un solo ritorno disponibile la cosa peggiore che può capitare, dopo la soppressione di quell’unica corsa (avete ripulito il vostro karma prima di partire?) è aspettarla nel posto sbagliato e sbracciarsi come disperati dove il bus non si fermerà.

Capolinea e/o fermate principali

Sull’orario pdf Cotral di Abbadia San Salvatore si riporta come fermata principale “Piazza della Repubblica”.

Spoiler: è un fake, un refuso, un errore!

Lo stesso sistema Cotral, se cercate soluzioni di viaggio per Abbadia dall’altra sezione “Percorso e tariffe” vi proporrà come destinazione “Via Remedi” ma non Piazza della Repubblica.

Spoiler: la fermata è valida ma non è il capolinea, il bus prosegue!

Il potenziale viaggiatore tira fuori Google Maps e deduce che il capolinea sta a Piazza della Repubblica mentre Via Remedi c’è una fermata intermedia…

… poi però si insinua il seme del dubbio… (è stavolta è un bene che lo faccia)

Perché a Via Remedi ci sono le nuove paline installate e a Piazza della Repubblica no?

Con la telecamera di street view si gira e rigira tutta la piazza, anni avanti anni indietro a cercare paline vecchie e nuove e non se ne trova neanche mezza!

Hmmm….

Vabbe’, uno pensa, forse a Piazza della Repubblica non c’è palina ma si ferma comunque, poi si rigira subito e riparte, un vero capolinea forse non gli serve. All’andata si scende lì poi al ritorno per sicurezza si va a Via Remedi dove la palina c’è e si aspetta lì.

A questo punto le informazioni sono sufficienti per partire e scoprire la parte di verità restante sul posto, senza grandi rischi, perché almeno una palina al ritorno in via Remedi l’abbiamo trovata, eccola:

In quest’inquadratura il punto di andata è a destra e la palina di ritorno a sinistra. Notate che nello stesso punto ci sono anche le paline di Autolinee Toscane (soppalcate nel lato sinistro di ritorno).

Ecco: è proprio studiando le linee di zona di Autolinee Toscane, ma per pura curiosità, che si scopre per caso l’elemento mancante, anche prima di partire.

Una di queste linee è la 55A da/per Arcidosso, che tra l’altro fa parte della “soluzione di viaggio alternativa” che citavo in apertura. Bene, questa linea nel suo orario pdf non riporta scritto da nessuna parte “Abbadia”. C’è invece, in questa e altre linee, un’altra dicitura ricorrente: LARGO VERDI.

Interessante. Cerchiamo “Largo Verdi” in zona su Google Maps, eccolo, e sta proprio ad Abbadia San Salvatore. Quindi è da leggersi Largo Verdi di Abbadia San Salvatore per antonomasia, vabbe’, ci siamo arrivati facile. Ma la sorpresa vera è un’altra: che a Largo Verdi oltre al capolinea di Autolinee Toscane c’è anche il capolinea Cotral!!!

Ecco Largo Verdi:

Ingrandendo si vede benissimo la palina Cotral di Capolinea:

Qui con qualche bus delle Autolinee Toscane:

Tornando indietro c’è una palina di capolinea vecchio stile nel 2018:

Finalmente si capisce come funziona il giro: arriva da Piancastagnaio, prima fermata in Via Remedi, se no capolinea in Largo Verdi.

Ma il colmo è che del capolinea COTRAL di Largo Verdi se ne viene a conoscenza solo per vie traverse studiando gli orari di AUTOLINEE TOSCANE perché il Percorso e Tariffe COTRAL si ferma a Via Remedi e non oltre e perché sull’orario pdf COTRAL c’è Piazza della Repubblica!..

Vabbe’ andiamo avanti.

Un paio di fotine fatte sul posto… si nota che la veletta della palina di capolinea è senza numero (prima volta che lo vedo sulle nuove paline):

… e che c’è una mini bacheca con gli orari, altro caso più unico che raro per una palina Cotral, anche se nuova e pure di capolinea. Ah già, non stiamo più nel Lazio dove è praticamente impossibile trovare una cosa del genere che invece è normalissima altrove, infatti basta varcare il confine. Si vede che l’aria toscana fa bene. Ecco la bacheca orari, foto estate 2023 come la precedente:

Bene, passiamo a Piazza della Repubblica… è il momento di disinnescare anche questa trappola.

Arrivando da Acquapendente/Piancastagnaio ecco la piazza in questione, che più che piazza è una specie di viale – svincolo:

Fate la prova di cercare qua attorno una palina. Io ci ho provato a lungo prima di partire e non ci sono riuscito, ma magari sarete più svegli di me. Alla fine l’ho trovata ma non stando sul posto, riguardando le view una volta tornato a casa mentre scrivevo quest’articolo!

Il trucco è cercare nelle street view di più di 10 anni fa, perché guardando bene quelle foto si nota questa palina di Siena Mobilità:

Mandando avanti le immagini nel 2022 guardando bene si nota che nello stesso punto oggi c’è un palo di fermata senza veletta!!

Ho ritrovato la stessa palina “mozzata” in una delle foto che ho fatto alla chiesetta di fronte, che poi è la Chiesa della Madonna dei Remedi (ecco da dove viene il nome Via Remedi dove c’è quella fermata!)

Giuro che mentre facevo la foto lì a due metri non avevo neanche prestato attenzione a quel palo!

Sarà di Autolinee Toscane o di Cotral? Sembrerebbe Cotral visto che c’è un mozzicone simile a Lenola e anche lì non è chiaro se la fermata c’è o non c’è più e se non c’è la veletta perché non ce l’hanno mai messa o perché l’hanno tolta. Lascio ai posteri la risposta.

Il punto a cui voglio arrivare è che in “Piazza della Repubblica” con questa situazione non ci sono le condizioni per aspettare un bus che è l’unico bus di ritorno che c’è dopodiché sono guai. Immaginate di aspettare qui ma il punto è sbagliato perché la fermata è soppressa da anni (non ne ho la certezza ma ho il forte sospetto che lo sia), il bus non rallenta, uno si sbraccia, il bus non si ferma… addio, siete a piedi, trovate un albergo. Ma come si fa.

Ma ancora che stampate Piazza della Repubblica sull’orario, ma se la prova sul campo dice che la fermata di Piazza della Repubblica è un fake, non c’è (più?) nessuna fermata a Piazza della Repubblica!!! Perché stampate Piazza della Repubblica se non c’è neanche fermata lì e se il capolinea sta a Largo Verdi, chissà da quanti anni forse da sempre!

Gli unici punti provati che esistono per me sono Largo Verdi e Via Remedi, fino a prova contraria tutto il resto è fake. Poi se funziona lo stesso Piazza della Repubblica meglio per chi sa come funziona.

Comunque, visto che il bus delle 15:30 di fatto si deve trovare già al capolinea di Largo Verdi ben prima dell’orario di partenza andate prima lì, con buon anticipo diciamo alle 15 e qualcosa.

C’è un bus Cotral parcheggiato? E’ lui. Non fatevelo sfuggire! Sì partirà da qui in servizio e se non vi fidate dovrete arrivare prima a piedi a Via Remedi a quell’altra palina. Ce la fate per le 15:30? Ne vale la pena? Appunto.

Il bus ancora non c’è? Potrebbe essere un problema. Provate a chiamare il call center e chiedete se la corsa è regolare e dove *** sta il bus che doveva stare già qui. L’app lasciate perdere tanto è farfallina. Quando un altro giorno stavo a Piancastagnaio e aspettavo questa stessa corsa di ritorno, che poi è arrivata regolarmente in perfetto orario, nell’attesa interrogavo l’app (dopo le 15) e mi diceva nessuna corsa prevista, nessun risultato. Da panico, ma tanto sapevo già che era inaffidabile e non voleva dire nulla eppoi avevo visto il bus nella direzione opposta andare verso Abbadia verso le 14:40 tutto come previsto. Quindi c’era. L’unico dubbio che poteva rimanere era se già partito in anticipo ma sarebbe stato molto grave, o l’orario pubblicato completamente sbagliato. A quanto pare le versioni recenti dell’app intercettano i bus solo quando accesi col gps sincronizzato etc… troppe variabili, sembra che manco parte dalla lista di orari/passaggi teorici ma fa solo vedere i sincronizzati in viaggio. E durante il viaggio appaiono e scompaiono perché il server non è affidabile a volte risponde altre no altre sono sbagliati i dati delle fermate… Siccome poi in questo caso il bus sta fermo spento a capolinea ad Abbadia logico che non lo “vedeva”. Ma a me serviva sapere se la corsa era regolare e le app di anni fa me l’avrebbero detto. Questa ti dice nessun risultato e basta ma è la stessa cosa che dice quando il bus è già passato e non ce ne sono altri per più di due ore. Erano le 15 e volevo essere rassicurato con una bella riga con scritto 15:30 – Acquapendente – invece nada. Nessun risultato. Eppure, bus regolarissimo, viaggio senza intoppi. Invece secondo l’app nessun risultato. Mah…

OK chiudiamo questo capitolo e passiamo alla pappardella del ritorno.

Come tornare a Roma da Abbadia San Salvatore

primo passaggio: ripartenza da Abbadia

Il bus che vi ha portato fin qui all’andata riparte pochi minuti dopo verso Acquapendente e di nuovo Viterbo, ma non è questo il bus per il ritorno.

Quello per il ritorno partirà da Acquapendente poco dopo le 14, arriverà ad Abbadia verso le 14:45 e resterà in sosta al capolinea fino alla ripartenza prevista per le 15:30.

Ricordate quanto ho scritto sugli orari, ricontrollate sempre quelli ufficiali aggiornati perché questo è l’unico ritorno che c’è.

Anzi fate conto che non ho mai scritto 15:30: andatevi a leggere sul sito Cotral a che ora parte da Abbadia il pomeriggio.

Ecco se leggete gli orari vedrete che una corsa successiva da Abbadia c’è, verso le 18 e passa: sì che c’è, ma vi porta solo fino ad Acquapendente poi però a quell’ora da Acquapendente per Viterbo non c’è più nulla!

Faccio per dire, ma neanche tanto per scherzo, visto che se perdete il ritorno delle 15:30 non vi resta che trovare un albergo per la notte (fortunatamente in zona dovrebbero essercene… località turistica, via Francigena e quant’altro), se non trovate posto ad Abbadia ma ad Acquapendente sì ci potrete arrivare con quel bus.

OK facciamo conto che siamo saliti sul bus delle 15:30 e che questo sia partito per Acquapendente con noi a bordo. Abbiamo smarcato il rischio più grande, da qua è (quasi) tutto in discesa.

secondo passaggio: cambio ad Acquapendente!

Ho perso il conto delle volte in cui il sistema Percorso e Tariffe del sito Cotral segnala cambi ravvicinati che poi si rivelano dei non-cambi nel senso che è la stessa vettura che svolge due corse attaccate.

Di ritorno da Abbadia a Roma, nel tratto tra Abbadia e Viterbo a differenza dell’andata segnala un cambio in più ad Acquapendente.

Prima di partire ero sicuro che fosse l’ennesimo caso di cambio fittizio.

Invece no, la prova sul campo dice che il cambio è reale!

15:30 da Abbadia arrivo previsto ad Acquapendente Porta Sant’Angelo 16:05, dove alle 16:10 parte una corsa per Viterbo che è quella che dobbiamo prendere.

Lo slargo c’è, traffico da queste parti zero, ho fatto due volte questo giro ed è andata bene entrambe le volte ma… c’è sempre la possibilità che la prima faccia ritardo. Il trattore che si accolla davanti e che non si riesce a superare, la comitiva di scout sulla Francigena che deve salire alla fermata etc.etc.

Verificate sugli orari, quella corsa delle 16:10 per fortuna non è l’ultima della giornata per Viterbo, dovrebbe essercene un’ultima successiva.

Il cambio ad Acquapendente è un po’ diverso da quello del capolinea di Viterbo e per la coincidenza (ammesso che sia prevista vera coincidenza) gli autisti si devono regolare in altro modo. Il bus da Abbadia dopo che ha scaricato ad Acquapendente riparte per il deposito, ma spesso mentre sta scaricando, o anche prima, il bus per Viterbo è già partito dal deposito e potrebbe addirittura capitare di incrociarlo poco fuori di Acquapendente mentre noi saliamo e lui scende… cioè mentre apparentemente va verso la Toscana da dove torniamo noi! Ma come, se deve andare a Viterbo?! In realtà va da quella parte perché poco più in là in direzione Toscana c’è l’unico punto relativamente vicino dove può invertire la marcia. Il deposito di zona si trova sulla provinciale per Torre Alfina, che si trova più su (più a sud) rispetto al capolinea di Acquapendente Porta Sant’Angelo, quindi per arrivarci e mettersi in direzione Viterbo deve prima scendere nell’altra direzione (verso nord, verso Toscana) fino al punto dove ha spazio di manovra, risalire e solo allora sistemarsi al capolinea, poi all’orario previsto si parte. Nel frattempo i due bus si saranno per forza incrociati da qualche parte così l’autista del bus per Viterbo saprà comunque se è arrivato quello da Abbadia.

A scanso di equivoci la fermata per il cambio di ritorno ad Acquapendente per Viterbo è qui:

Le fermate precedenti (da Abbadia fin qui) non vanno bene perché il bus per Viterbo parte da qui come capolinea.

terzo passaggio: cambio a Viterbo e ritorno a Roma

A Viterbo capolinea Riello si cambia, con circa un quarto d’ora di slargo, con il prossimo bus per Roma Saxa Rubra che dovrebbe essere alle 17:30, che se tutto va bene vi porterà a Saxa Rubra poco prima delle 19. Comunque da Viterbo ci sono altre corse successive per Roma e anche treni, a casa si arriva lo stesso.

Il rischio critico era perdere il bus delle 15:30 da Abbadia perché non ha un recupero.

Smarcato quello c’è un piccolo rischio di perdere il 16:10 da Acquapendente, che però ha un recupero successivo.

Da Viterbo in poi la prima corsa disponibile è alle 17:30 ma ci sono vari recuperi successivi.

Dicevamo se tutto va bene, Saxa Rubra alle 19.

Ricordate che siamo partiti da Saxa Rubra stamattina alle 8:30… se state valutando di fare questo viaggio considerate anche il tempo totale prima di partire. Tenete conto che non ci sono praticamente tempi morti e tra a/r ci siamo sparati circa 300 km di strada.

Bagni pubblici

Purtroppo non ne ho trovati quindi puntate su qualche bar, ce ne sono tanti.

Cercando in rete ho trovato questo stralcio di un bando:

Ho provato a cercare in via XXIV Maggio e ho trovato l’ufficio turistico – che per mia solita spheega era chiuso a quell’ora. Forse quando è aperto si possono usare i bagni, forse no. Gli altri due punti erano troppo lontani e/o non avevo tempo.

… e la soluzione alternativa?

L’altra soluzione accennata in apertura, completamente diversa, che finora non ho provato, in teoria è la seguente… a differenza di quella solo Cotral descritta sopra non metto gli orari precisi perché non c’è una sola possibilità, inoltre cambiano da periodo estivo e invernale.

I passaggi, che ripeto, non ho (ancora) provato sul campo, sarebbero:

  1. treno da Roma Termini per Grosseto
  2. dal capolinea di Autolinee Toscane di fronte alla stazione di Grosseto, cambio con linea 51G (destinazione Siena)
  3. scendere a “Paganico Hotel Pace” e cambiare, non nello stesso punto ma qualche decina di metri più in là, dalla fermata “Paganico Piazzale”, con linea 42A per Arcidosso – Castel del Piano
  4. scendere ad Arcidosso Autostazione e cambiare con linea 55A per Santa Fiora – Piancastagnaio – Abbadia San Salvatore

Con gli orari estivi 2023 in teoria si arriva ad Abbadia alle 11:05 cioè poco meno di un’ora prima della soluzione “solo Cotral” ma… ne vale la pena? Considerando quanto si complica il viaggio e quanto prima bisogna partire da Roma forse no. Io riserverei questa soluzione per la visita di tutta una serie di altre località dell’amiatino citate sopra, assolutamente da visitare (ancora non ci sono andato ma ci voglio andare): Santa Fiora, Arcidosso, Castel del Piano anche perché da Roma non credo ci siano alternative migliori al momento, ma è solo per quanto ne so io.

In teoria questo giro potrebbe funzionare anche come ritorno alternativo da Abbadia San Salvatore a Roma, peccato che a quanto pare con gli orari attuali l’ultima combinazione che funziona è circa un’ora prima e non dopo la partenza dell’unico Cotral! O meglio… ce n’è una successiva ma arrivate a Grosseto stazione alle 20:30+ se va tutto bene e poi vi manca ancora il treno per Roma (se c’è)…

Ricordate che sull’orario della 55A non c’è scritto ABBADIA S. SALVATORE né ABBADIA da nessuna parte, in sua vece c’è scritto “LARGO VERDI” che per antonomasia da queste parti è il capolinea di Abbadia San Salvatore.

San Vittore del Lazio (FR)

Informazioni principali

  • Stato percorso: provato (ultima verifica/aggiornamento: aprile 2023)
  • Visitabile nei giorni feriali: SI
  • Visitabile nei giorni festivi: NO
  • Servito da: bus CO.TRA.L.
  • Linea di riferimento Cotral:
    • CassinoCervaroSan Vittore del LazioCassino
    • CassinoSan Vittore del Lazio – Cervaro – Cassino
  • Cambi (quanti mezzi prendere): 2
  • Frequenza: discreta
  • Distanza approssimativa da Roma: 160 km (si conta il totale in tratte chilometriche dei bus da prendere, la distanza in linea d’aria può essere inferiore)
  • Prerequisiti: Cassino
  • Gestore servizio trasporto pubblico urbano: N/A (nessuno / sconosciuto)

Come arrivare a San Vittore del Lazio da Roma e come tornare

Arrivare prima a Cassino con il treno da Roma Termini poi da lì linea Cotral per Cervaro / San Vittore del Lazio.

La linea di fatto è una circolare: se la corsa è data con destinazione Cervaro, poi prosegue per San Vittore del Lazio e infine torna a Cassino (giro in senso orario); se la corsa è data con destinazione San Vittore del Lazio, poi prosegue per Cervaro e infine torna a Cassino (giro in senso antiorario).

La conseguenza è che le corse disponibili da Cassino non sono tutte immediatamente visibili guardando le tabelle degli orari pdf, perché quelle che passano prima per Cervaro considerandolo capolinea, risulteranno provenienti da Cervaro non da Cassino.

Idem al ritorno: bisogna dapprima tornare a Cassino con uno dei ritorni delle linee Cotral (circolari) di andata, poi da Cassino treno regionale per Roma Termini, però non tutte le corse disponibili per Cassino risulteranno immediatamente visibili sul pdf, se passano prima per Cervaro, per lo stesso meccanismo di cui sopra.

Un modo per vedere meglio nel complesso la vera offerta di corse disponibili è con lo strumento Pianifica Viaggio dal sito Cotral, ammettendo un cambio.

Capolinea e/o fermate principali

Ricordatevi di considerare il verso di percorrenza della linea circolare che segue la vostra corsa, orario (Cervaro -> San Vittore del Lazio) o antiorario (San Vittore del Lazio -> Cervaro -> Cassino).

Detto questo ecco una carrellata di fermate segnalate da vecchie paline:

La fermata più centrale però non è nessuna di queste due ma “via G. Marconi”. Purtroppo non si vedono segnaposti nelle street view, ma il punto a memoria dovrebbe esser qui:

Forse questo palo senza niente FU un tempo la palina di fermata (nelle view più recenti è sparito pure il palo…):

Esperia (FR)

Informazioni principali

  • Stato percorso: provato (ultima verifica/aggiornamento: luglio 2020)
  • Visitabile nei giorni feriali: SI
  • Visitabile nei giorni festivi: NO
  • Servito da: bus CO.TRA.L.
  • Linea di riferimento Cotral:
    • Cassino – Pignataro Interamna – San Giorgio a Liri – Ausonia – EsperiaPontecorvo
  • Cambi (quanti mezzi prendere): 2
  • Frequenza: discreta
  • Distanza approssimativa da Roma: 160 km
  • Prerequisiti: Cassino
  • Gestore servizio di trasporto pubblico urbano: Tribuzio srl

Come arrivare ad Esperia da Roma

Il modo di fatto è unico e prevede interscambio treno-bus: da Roma Termini treno per Cassino, indi bus Cotral per Esperia: il bus non avrà come destinazione finale Esperia ma Pontecorvo quindi attenzione perché da Cassino partono molte corse per Pontecorvo e solo alcune transitano per Esperia.

Il bus (a meno di deviazioni e interruzioni, sempre in agguato…) sale anche ad Esperia superiore: se guardate il percorso in direzione Pontecorvo di fatto è Esperia inferiore – Esperia superiore – Esperia inferiore – Monticelli – etc.

Come tornare a Roma da Esperia

Il modo migliore è al contrario rispetto all’andata, cioè bus di “ritorno” da Pontecorvo a Cassino e poi treno per Roma Termini.

Il problema è che i bus disponibili diretti per Cassino potrebbero essere pochi o anche uno solo quindi fate molta attenzione agli orari.

Come seconda opzione si può riprendere la stessa linea in direzione Pontecorvo e poi proseguire il ritorno da lì. Ma non è semplice perché da Pontecorvo le navette urbane per la stazione di Roccasecca (stessa linea di quella di Cassino per Roma Termini) e le (pochissime) corse Cotral equivalenti non coprono tutti i treni, potreste dover aspettare ore inutilmente bloccati a Pontecorvo.

Come terza opzione si torna via Formia, anche da lì ci sono treni per Roma. Per Formia o si aspettano le corse che da Esperia ci vanno direttamente o si scende prima ad Ausonia e la si aspetta lì; una volta ad Ausonia potrebbero esser disponibili anche ulteriori corse per Cassino provenienti da Formia. Detto così sembra facile ma non lo è, dovete sapere quel che fate, stare attenti con gli orari e i punti di fermata etc.

Per evitare tutti questi casini e mal di pancia il consiglio è cercare di tornare con corsa diretta per Cassino e considerare le altre opzioni solo come riserva di sicurezza.

Sarebbe molto utile se da Pontecorvo ci fossero navette per ciascun treno ma purtroppo non è così al momento.

Capolinea e/o fermate principali

La fermata più turistica è senz’altro quella di Esperia superiore, che negli orari Cotral viene chiamata “Via Vittorio Veneto”. La cosa molto positiva è che è anche la fermata principale in entrambe le direzioni (Cassino – Pontecorvo…). Il punto è l’inizio di questo viale:

Non ci sono paline. Il segnaposto sarebbe quella pensilina al centro dell’immagine sul marciapiede che divide in due il viale ma il punto è sbagliato. Da com’è messa la pensilina si direbbe che i bus risalgono il viale, si rigirano e riscendono a fare fermata. Ma quando mai! Appena arrivati qui sopra fanno fermata, prima che inizi il marciapiede divisorio e prima di rigirarsi, cosa che fanno qui perché c’è già spazio sufficiente.

Questa è l’unica fermata provata sul campo. Queste altre le indico solo perché visto le paline, dal vivo o con Google Maps.

A Esperia inferiore (palina in direzione Pontecorvo), prima di iniziare la salita per Esperia superiore:

A logica dovrebbe essercene un’altra in piazza più avanti ma non lo posso confermare al momento.

A Monticelli (palina in direzione Pontecorvo, pensilina in direzione Cassino):

TPL urbano

Ad integrazione, segnalo che ad Esperia risulta attivo un servizio di trasporto pubblico urbano in gestione alla Tribuzio srl con linee di carattere locale di collegamento alle varie frazioni. Orari e linee sul loro sito.

Terelle (FR)

Informazioni principali

  • Stato percorso: provato (ultima verifica/aggiornamento: maggio 2023)
  • Visitabile nei giorni feriali: SI
  • Visitabile nei giorni festivi: NO
  • Servito da: bus CO.TRA.L.
  • Linea di riferimento:
    • Cassino – Caira – Terelle
  • Cambi (quanti mezzi prendere): 2
  • Frequenza: rara
  • Distanza approssimativa da Roma: 160 km (si conta il totale in tratte chilometriche dei bus da prendere, la distanza in linea d’aria può essere inferiore)
  • Prerequisiti: Cassino
  • Gestore servizio trasporto pubblico urbano: N/A (nessuno / sconosciuto)

Come arrivare a Terelle da Roma

Arrivare prima a Cassino con il treno da Roma Termini poi da lì linea Cotral per Terelle.

Consultate gli orari ufficiali aggiornati di entrambi i vettori. Al momento della scrittura dell’articolo la combinazione migliore per l’andata è il treno delle 09:07 da Termini, senza fermate (è diretto in Molise) che arriva a Cassino alle 10 e mezza circa.

Sopra ho scritto “frequenza: rara” perché le corse Cotral totali in un giorno si contano veramente sulle dita di una mano e di queste quelle realisticamente utilizzabili per una gita da fuori sono due: la prima utile, da usare per l’andata, parte alle 11:30; la seconda è già quella da usare per il ritorno: 14:10 da Cassino, 15:00 da Terelle. Oltre a queste due ce n’è una di mattina molto presto e una la sera da considerare come salvagente nel caso la corsa del pomeriggio non dovesse essere esercitata per qualche motivo.

Tra Cassino e Terelle ci sono meno di 20 km ma il bus impiega quasi un’ora di viaggio perché gran parte della strada provinciale da fare, oltre che piuttosto stretta, è una serie infinita di tornanti e copre un dislivello di più di 800 metri di altitudine (Cassino: 40 mslm, Terelle: 905 mslm). Date le caratteristiche della strada Cotral su questa linea impiega vetture più “corte” e più piccole di quelle “standard”.

Come tornare a Roma da Terelle

Bisogna dapprima tornare a Cassino con bus Cotral (vedere andata), poi da Cassino treno regionale per Roma Termini.

Capolinea e/o fermate principali

Sull’orario pdf Cotral la fermata/capolinea indicata si chiama “SP62 via Roma”. Andando a fare la prova sul campo tale punto è risultato essere questo slargo dove c’è un ceppo di albero secolare:

Il bus arriva alle spalle rispetto all’immagine, fa manovra sul piazzale e si ferma più o meno davanti alla pensilina sulla sinistra. Visuale opposta, il bus riparte scendendo in questa direzione:

Questo era il capolinea; ci sono anche un paio di fermate precedenti ad esempio questa: sopravvive una vecchia palina Acotral in direzione capolinea, hanno installato una nuova pensilina in direzione Cassino:

Non è cambiato molto rispetto al 2008, a parte la pensilina nuova:

Però guardando meglio, anche quest’altra fermata, 2011 vs. 2023:

Ma non ci credo, anziché installare una nuova palina Cotral hanno sostituito la vecchia Acotral su fondo bianco con un’altra vecchia Acotral su fondo scuro!!

Campodimele (LT)

Informazioni principali

  • Stato percorso: provato
  • Visitabile nei giorni feriali: NO
  • Visitabile nei giorni festivi: NO
  • Servito da: bus COTRAL
  • Cambi (quanti mezzi prendere): 2
  • Prerequisiti: Formia, Terracina
  • Linee di riferimento:
    • Formia – Itri – Campodimele
    • Campodimele – Lenola – Fondi – Monte San Biagio FS – Terracina
  • Frequenza: rara (poche corse in tutta la giornata)
  • Distanza approssimativa da Roma: 160 km (si conta il totale in tratte chilometriche dei bus/treni da prendere, la distanza in linea d’aria può essere inferiore)
  • Capolinea di Roma di riferimento: Roma Termini

Come arrivare a Campodimele da Roma

Si prende il treno regionale da Roma Termini diretto a “Minturno Scauri” (linea ‘FL7’) e si scende alla stazione “Formia – Gaeta”, dopodiché dal Porto piazzale antistante la stazione si prende il Cotral delle 14 e rotti per Campodimele (tabellato C.MELE). Il capolinea di provenienza è il Porto (di Formia): alla stazione fa solo fermata. Arrivo previsto alle 15.

Se venite la mattina, trovatevi qualcos’altro da fare, magari visitate Gaeta… ripeto che prima delle 14 non c’è nessun bus.

Ah no, dimenticavo: c’è alle 5:40/5:45 nei feriali. Ma tanto c’è il teletrasporto, quindi da Roma potete presentarvi in pantofole pigiama e spazzolino da denti direttamente alla stazione di Formia col biglietto in mano.

Va meglio la Domenica, è alle 7:30.

Si sente l’ironia o devo essere ancora più tagliente?

Come tornare a Roma da Campodimele

La corsa di andata proveniente da Formia non riparte per Formia ma verso Terracina, passando per Lenola, Fondi e Monte S. Biagio stazione.

Se scegliete questa strada, che è automaticamente garantita se siete arrivati qui con la corsa che ho detto sopra, conviene scendere a Monte San Biagio stazione e riprendere il treno per Roma da lì.

Piccolo dettaglio, in questo modo non potete neanche scendere dall’autobus, altro che visitare il paese.

Invece la corsa delle 15:30 verso Formia, data in tabella, è la ripartenza della corsa proveniente da Terracina partita più o meno insieme a quella da Formia, e arrivata qui sempre via Fondi e Lenola.

In pratica la linea completa è Terracina – Monte S. Biagio FS – Lenola – Fondi – Campodimele – Itri – Formia, ossia una terza variante “occulta” della direttrice Terracina – Formia. Intorno alle 14, partono due bus, uno da Terracina verso Campodimele e poi Formia, uno da Formia verso Campodimele e poi Terracina. Si incrociano tra Campodimele e Lenola. L’intervallo a Campodimele tra il passaggio dell’una e dell’altra è di mezz’ora.

Dopo questo spazio, c’è solo un’ultima corsa per Formia alle 18:50, che è partita da Formia alle 17:55. Stavolta la linea è veramente Formia – Itri – Campodimele sia andata che ritorno.

A voi la scelta… ma tanto mezz’ora basta no? No?? Non siete Flash Gordon???

Per questi motivi ho attribuito la categoria “destinazioni impossibili” a Campodimele: non per l’andata ma per il ritorno.

Ma forse dovrei rinominare la categoria in “destinazioni profumiere”…

Capolinea e/o fermate principali

Come inquadratura Google Maps ho scelto questa:

Con grande fortuna la macchinina di Google Maps è passata in uno dei rarissimi momenti della giornata in cui stava giusto passando il Cotral al capolinea di Campodimele. Se vi avvicinate e ingrandite, vedrete che è la corsa proveniente da Terracina.

Il bus è ritratto mentre sta facendo manovra per avvicinarsi al marciapiede del capolinea, che è quello dove sono in piedi quelle 3 – 4 persone sotto l’albero. Lì è la fermata/capolinea Cotral di Campodimele ed è la stessa per tutte le direzioni… beh entrambe: come abbiamo visto prima ce ne sono solo due.

Per favore…

Campodimele: insignito di Bandiera Arancione del TCI, annoverato tra i Borghi Più Belli d’Italia, Comune Gioiello d’Italia 2012, Città per il Verde, Il Paese della Longevità…

… fate istituire più corse di trasporto pubblico, di collegamento con Formia. Almeno una, una la mattina verso le 10.

Che ci fate di prestigiosi riconoscimenti turistici se i turisti da voi non ci possono arrivare prima delle tre di pomeriggio?

State così immersi nella natura e costringete tutti a venire / tornare CA’ MACCHINA… Come fate a essere “per il verde” e allo stesso tempo incentivare – di fatto – il mezzo privato?

Come si fa a visitare un posto così bello in soltanto mezz’ora, o rischiare di restare appiedati a 30 km dalla stazione più vicina alle sette di sera se salta l’ultima corsa Cotral? Glielo pagate voi il taxi ai turisti? O gli offrite vitto e alloggio per la notte?

Invito anche le istituzioni che attribuiscono i riconoscimenti turistici citati sopra, a fermarsi a riflettere anche su questo parametro: raggiungibilità con il trasporto pubblico…

Ah già, visto che siamo in Italia, non lo considerate altrimenti dovreste depennare metà dei comuni premiati. Volponi!!

Perché nell’accoglienza turistica non è inclusa la facilità di raggiungimento (e ritorno a casa)? Non fa parte del concetto di “accoglienza”? Immaginate un super-albergo di lusso su un’isola deserta in un mare infestato da squali senza nessuna barca a disposizione. In queste condizioni, il super-albergo lo definite comunque “accogliente”?

Dunque secondo voi a che serve questo cartello?

E quest’altro?

Ho capito! E’ per far rosicare chi si muove con i mezzi pubblici!! Beh se era questa la vostra intenzione, ci siete riusciti in pieno.