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[Umbria] Gualdo Tadino (PG)

Informazioni principali

  • Stato percorso: provato (ultima verifica/aggiornamento: aprile 2022)
  • Visitabile nei giorni feriali: SI
  • Visitabile nei giorni festivi: NO
  • Servito da: treni regionali Trenitalia
    • Linea di riferimento:
      • Roma Termini – Ancona
  • Servito da: autobus urbani ed extraurbani Busitalia
    • tabelle orari:
      • servizi urbani di Gualdo Tadino / Gubbio
      • servizi extraurbani, bacino di Perugia
    • versione consigliata:
      • orario INVERNALE (non-estivo)
  • Cambi (quanti mezzi prendere): 2
  • Prerequisiti: Foligno
  • Formula di viaggio da Roma: treno + bus (andata), treno (ritorno)
  • Distanza approssimativa da Roma: 210 km
  • Tempo di viaggio approssimativo da/a Roma: 3 h (andata) / 2 h 30 m (ritorno)

Come arrivare a Gualdo Tadino da Roma e come tornare

Dunque, a Gualdo Tadino:

  1. c’è una stazione ferroviaria, della linea regionale Roma – Ancona
  2. c’è un servizio di bus urbani di Busitalia che comprende anche collegamenti tra la stazione e il centro
  3. in ogni caso la stazione non è così distante dal centro e la strada da fare a piedi è interamente in contesto urbano

A parte la lunghezza del viaggio, in media circa due ore e mezza – che comunque ci sta vista la distanza da Roma – sembra tutto sommato quasi facile, giusto?

Beh, sì e no… cioè, dipende in che giorni della settimana viaggiate e in che fascia oraria volete arrivare per iniziare la vostra visita (considerando poi anche il ritorno).

Facciamo così: descrivo come ho fatto io all’epoca e spiego perché ho scelto di fare in quel modo. Con “epoca” intendo primavera 2022, ma prima di scrivere ho ricontrollato gli orari e l’impostazione del servizio … non è cambiato granché, l’impostazione di allora è ancora valida ad inizio 2024. Spoiler: l’andata proposta per Gualdo Tadino è valida anche per Nocera Umbra (prossimo articolo) mentre il ritorno sarà un po’ diverso.

Andata (feriale con orario non-estivo):

  • treno regionale da Roma Tiburtina a Foligno
    • partenza verso le 7
    • arrivo poco prima delle 9
  • cambio con bus extraurbano di Busitalia da Foligno stazione, linea E058 per Gualdo Tadino
    • unica partenza utile delle 9
    • arrivo a Gualdo Tadino centro verso le 10:15

Ritorno (feriale con orario non-estivo):

  • passeggiata da Gualdo Tadino centro alla stazione
  • treno regionale da Gualdo Tadino a Roma Tiburtina
    • partenza circa 15:15
    • arrivo circa 17:45

NB ho scritto Roma Tiburtina perché io parto/arrivo da lì ma gli stessi treni servono anche Roma Termini.

OK, ora confrontando con le info date in partenza… partiamo (!) con le domande:

  • ma perché sei sceso dal treno a Foligno?
    • perché il treno di quell’ora lì da Foligno non prosegue verso Ancona, si ferma a Foligno!.. poco dopo da Foligno parte un altro treno per Perugia – Firenze ma non per Ancona
  • ma non c’è un treno da Roma a Gualdo la mattina?
    • sì… verso le 6, o verso le 9:30, con arrivi rispettivamente alle 8:15 circa o a mezzogiorno circa e a me non andava bene nessuno dei due!
  • ma come, e l’intercity delle 7:50 e qualcosa per Ancona? non va bene, anche con un cambio a Fossato di Vico?
    • ottima domanda! ci avevo pensato anch’io ma mi insospettiva il fatto che trenitalia NON suggerisce questa soluzione di viaggio quando provi a comprare il biglietto (provare per credere)
    • quando sono stato a Gubbio ho visto il perché: i due treni si fermano entrambi a Fossato, di fatto sono obbligati perché il tratto di linea è a binario unico e devono fare l’incrocio a Fossato, ma non si riesce a fare il cambio perché non c’è sottopassaggio!!! della serie arrivi con l’intercity che apre le porte sul binario 1, mentre c’è il regionale opposto sul binario 2, ma non si può passare sul binario 2 finché c’è l’intercity in mezzo ai piedi!.. il regionale stava già lì in attesa che arrivasse l’intercity in stazione e liberasse la linea ma solo per quello, non per fare trasbordo passeggeri! il regionale riparte prima dell’intercity cioè quando finalmente si riesce a passare dall’altra parte il regionale è già andato e ciao cambio!!

Riassumendo, i treni da Roma a Gualdo la mattina ci sono ma sono sbilanciati: o si deve partire prestissimo col primo treno e si arriva poco dopo le 8, o si parte tardi dopo le 9:30 e si arriva ancora più tardi alle 12. Questo con gli orari visti dal 2022 al 2024, se cambieranno in futuro non c’è dato sapere.

Non c’è niente che non va nei treni a disposizione, semplicemente non si adattavano alle mie esigenze di viaggio, come orari.

Mentre studiavo gli orari bus extraurbani di zona cercando soluzioni per Nocera più che per Gualdo ho scoperto la linea E058 che si adattava perfettamente alle mie esigenze: la partenza da Foligno alle 9 implica di arrivare in treno da Roma presto sì ma non prestissimo, ed arrivare a destinazione la mattina non troppo tardi né troppo presto, aprendo così una finestra di visita di varie ore, ma non troppe, tra l’arrivo e l’inizio del ritorno nel pomeriggio.

La E058 va benissimo ma anche lei ha i suoi punti d’attenzione:

  • è solo feriale
  • la mattina c’è solo quella corsa delle 9, poi adios
  • è attiva solo con l’orario invernale ovvero non-estivo
    • la linea E058 è interamente soppressa con l’orario estivo (o almeno così è stato questi ultimi anni)
  • non ha ritorni nel pomeriggio nel verso opposto
    • ma questo non è un problema perché a noi interessa tornare a Roma e nel pomeriggio ci sono i treni

In tutto questo notate che ho snobbato completamente il bus urbano, sia all’andata che al ritorno! All’andata perché banalmente arrivavo già con altro autobus fino in centro quindi è scontato, al ritorno però avrei potuto prenderlo. Mentre passeggiavo per Gualdo centro l’ho visto girare più volte ma… se non ricordo male non mi piaceva lo slargo tra l’arrivo in stazione e la partenza del treno, mi sembrava troppo risicato, troppi pochi minuti: magari mi preoccupavo per nulla ma non volevo rischiare. Inoltre mi incuriosiva il percorso a piedi e lo volevo provare.

Anche qui, se non ho utilizzato io il bus urbano è solo perché non mi serviva o non si adattava alle mie esigenze per quel viaggio lì.

L’unica vera avvertenza sul bus urbano è che è operativo solo nei giorni feriali, così come la E058, il che significa che nei festivi volendo andare a Gualdo il tratto dalla stazione al centro andrà coperto per forza di cose a piedi, perché i treni ci sono (con le stesse limitazioni di orario se non peggiori…) ma i bus no.

Capite ora perché il mio viaggio l’ho fatto con l’orario “invernale” (non-estivo) e in un giorno feriale: perché banalmente la E058 è solo feriale ed attiva solo con orario “invernale” (non-estivo).

Il tratto a piedi da Gualdo centro a Gualdo stazione (circa 1,5 km) è assolutamente fattibile e senza grossi rischi – marciapiedi lungo quasi tutto il tragitto – c’è solo da fare una stima dei tempi specie al ritorno e studiare un attimino la mappa prima di incamminarsi per evitare di allungare o girare a vuoto. No non ci sono indicazioni particolari o “corridoi” dedicati, il percorso è fai-da-te, cioè studiate prima e scegliete voi che strada fare. Tenete presente che dal centro alla stazione è tutto in discesa – falsopiano mentre ovviamente al contrario è tutto in falsopiano – salita!

Per la Rocca Flea ci si arriva tranquillamente con una passeggiata attraverso il centro. Se quando arrivate la mattina trovate chiuso prima di disperare verificate gli orari perché potrebbe aprire comunque ma più tardi di quel che pensavate.

In teoria anche alle fonti dell’acqua Rocchetta si può arrivare a piedi, con una “passeggiata” ben più lunga… ecco, qui le navette urbane avrebbero potuto dare una mano, peccato che a quanto pare nessuno dei due percorsi A e B passa per le fonti Rocchetta! Infatti a ben vedere con street view anche se il punto di arrivo sembra un’area verde / ingresso di parco naturale, lungo la strada è un fioccare di divieti di transito sia per auto che per pedoni… boh.

Per chiudere, al ritorno consiglio di non attardarsi oltre le 15 e di puntare su quel treno lì delle 15:15 e qualcosa – verificare gli orari aggiornati. Di sicuro non è l’ultimo treno della giornata ma è il più comodo nel senso che arrivate a Roma in tempo ragionevole, non troppo tardi e senza fare cambi.

Capolinea e/o fermate principali

Ripercorrendo il viaggio che ho fatto io, vediamo prima il capolinea bus di Gualdo Tadino, che viene chiamato in vari modi: P.SBARRETTI sugli orari Busitalia, TERMINAL BUS sulle mappe Google, oppure Via Beato Angelo (Google Maps) oppure Piazza Beato Angelo (Openstreetmap) oppure Parcheggio Orti Mavarelli (Openstreetmap)… scegliete quello che preferite, insomma il punto è questo, due inquadrature opposte:

Non sembra ma qui siamo già a ridosso del centro storico, in 5 – 10 minuti a piedi (in salita!) siamo in centro.

Qui attestano tutte le linee extraurbane di zona, in effetti dal punto di vista della rete bus Gualdo è un nodo di scambio, però ai soli fini del nostro modesto viaggio da/per Roma in questa sede non ci interessa granché! Ma come! Eh sì, per stavolta ci basta sapere che scenderemo qui dalla E058 e che poi al ritorno dovremo comunque prendere il treno, quindi su tutto il resto possiamo soprassedere e non tornare più al capolinea… a meno di non voler organizzare altri programmi di viaggio naturalmente. Esempio: Gualdo e Nocera nella stessa giornata? Si può fare in teoria, e ci avevo pure pensato all’inizio, poi ho scelto di fare due viaggi separati per prendermela con più calma possibile…

Neanche per prendere i bus urbani serve andare per forza al capolinea Sbarretti: ci sono varie fermate sul corso principale (Corso Italia) e perfino sulla piazza con la cattedrale – per le navette urbane si utilizzano apposta mezzi furgonati di piccole dimensioni per girare le stradine del centro. Ecco una fermata urbana, più centrale di così è impossibile direi:

Questa è la stazione ferroviaria:

E questi sono i poco rassicuranti divieti sulla strada per le fonti Rocchetta:

Eppure più avanti è così… boh?..

In effetti quest’ultima videata è di dieci anni prima, nello stesso anno quei divieti non c’erano:

Non ci sono problemi né misteri invece per la Rocca Flea:

[Toscana] Trequanda (SI)

Informazioni principali

  • Stato percorso: provato (ultima verifica/aggiornamento: dicembre 2023)
  • Visitabile nei giorni feriali: SI
  • Visitabile nei giorni festivi: NO
  • Servito da: bus autolinee toscane
  • Linea di riferimento: ST1
  • Cambi (quanti mezzi prendere): 3
  • Prerequisiti: Sinalunga
  • Gestore servizio di trasporto pubblico urbano: N/A (unificato regionale ma non risultano linee urbane specifiche)

Come arrivare a Trequanda da Roma e come tornare

L’unico mezzo di trasporto pubblico che ci passa e che sia effettivamente utilizzabile da un visitatore esterno (non senza qualche difficoltà…) è la linea extraurbana ST1 delle autolinee toscane in partenza dalla stazione ferroviaria di Sinalunga.

Il primo passo è quindi arrivare a Sinalunga e per questo rimandiamo all’articolo dedicato.

Dopodiché bisogna familiarizzare, anzi direi quasi scendere a patti, con questa linea bus ST1 e utilizzarla per farci portare a Trequanda e poi di ritorno a Sinalunga.

Punto 1: questa linea ha più corse con l’orario invernale (non-estivo) che con l’orario estivo

Punto 2: come al solito le corse utilizzabili da un esterno sono solo quelle di tarda mattinata / primo pomeriggio (e te pareva…)

Punto 3: è una linea sostanzialmente circolare che non serve solo Trequanda ma collega anche tutta una serie di altri piccoli borghi-gioiello di zona: Trequanda -> Montisi -> Castelmuzio -> Petroio (in senso antiorario)

Punto 4: dopo Petroio si attesta in località Madonnino dei Monti e a seconda della corsa può tornare a Sinalunga in due modi diversi: o direttamente, o rifacendo il giro al contrario: Petroio -> Castelmuzio -> Montisi -> Trequanda (in senso orario).

Punto 5: l’unico spazio di visita che si crea per ciascuno dei borghi citati è tra i vari passaggi di questa linea (nella “migliore” delle condizioni circa un’ora) ma a meno che non aumentino le corse non ce ne sono abbastanza per organizzare la visita di più di un borgo (di quelli elencati) nello stesso giorno.

Questo è quello che passa il convento, come si suol dire. E’ sufficiente ma è appena sufficiente.

Visto il tempo di viaggio necessario per arrivare fin qui da Roma conviene organizzarsi per visitare qualcos’altro nella prima parte di giornata, per es. Sinalunga la mattina e Trequanda il primo pomeriggio… quando ci sono stato io avevo già visitato sia Sinalunga che Torrita di Siena quindi la mattina sono andato addirittura a Rapolano Terme (stessa linea di treno) e poi sono tornato indietro per prendere la ST1 per visitare Trequanda girando come una trottola completando la visita in tempo per il successivo passaggio della ST1 – che con l’orario estivo era anche l’ultimo passaggio della giornata! Esperienza… interessante.

Per ottenere più tempo di visita e più calma oppure per combinare più borghi della “collana” Trequanda – Montisi – Castelmuzio – Petroio insieme lo stesso giorno al momento è impossibile farcela con la sola ST1; come compromesso si potrebbe arrivare in taxi da Montepulciano ad esempio, visitare uno dei borghi della “collana” con “calma”, e solo dopo prendere la ST1 per visitarne un secondo, da visitare in modalità “trottola”, e poi tornare con successiva corsa ST1. Oppure spostarsi da un borgo all’altro a piedi, e poi usare la ST1 solo alla fine per tornare a Sinalunga a prendere il treno.

Capolinea e/o fermate principali

Ecco la stazione ferroviaria di Sinalunga:

Ed ecco la fermata/capolinea giusto di fronte dove prendere la ST1:

A Trequanda la fermata più centrale del bus linea ST1 è unica in entrambe le direzioni:

Foto più recente con palina elettronica:

So che non ci credete ma il bus entra proprio qua dentro, nella stessa piazza con la chiesa-simbolo di Trequanda:

In entrambi i versi di percorrenza entra nel borgo da qui:

E fa il giro obbligato dal senso unico (antiorario):

E finalmente fa fermata dove indicato prima, davanti al bar, dopodiché esce dal borgo da dov’era entrato.

[Toscana] Pitigliano (GR)

Informazioni principali

  • Stato percorso: provato (ultima verifica/aggiornamento: ottobre 2023)
  • Visitabile nei giorni feriali: SI
  • Visitabile nei giorni festivi: NO
  • Servito da: bus autolinee toscane
  • Linee di riferimento: 11P, 41P
  • Cambi (quanti mezzi prendere): 2 (orario estivo) o 3 (orario invernale)
  • Prerequisiti: Albinia

Premessa

Pitigliano, così vicino, così lontano… ho perso il conto delle volte che ho provato questa sensazione, negli anni, durante le mie varie visite dei comuni dell’alta Tuscia laziale: dei vari comuni in zona Acquapendente, di quelli in zona Valentano…

Ma perché non c’è un collegamento decente tra Valentano e Pitigliano, o tra Acquapendente e Pitigliano, che sta lì a un tiro di schioppo, mi chiedevo con rabbia, soprattutto perché la linea Cotral che sconfina fino a Manciano non prosegue fino a Pitigliano anziché stare lì ferma ore e ore in sosta?

In alcuni momenti ero arrivato a fantasticare di arrivarci in bici portatile da Latera o di pagare una NCC da Manciano… follie che non ho mai realizzato; per fortuna, perché non erano necessarie.

Beh, tutto questo tempo mi stavo ponendo le domande sbagliate, o più semplicemente, non studiavo abbastanza. Perché bastava studiare, che la soluzione era sotto il naso, allora come adesso. Magari non è immediatissima da trovare, c’è qualche trabocchetto da smarcare, il viaggio è un po’ lungo, l’interscambio non è il massimo, etc. etc. ma in fondo, non è spesso così?

Soprattutto la cosa più importante è che sì, si può fare, per giunta con vari ritorni disponibili e molte ore a disposizione per la visita, con calma, senza correre dietro all’orologio!

Non solo: anticipo che una volta “conquistata” Pitigliano con un pizzico di difficoltà in più si possono visitare/conquistare anche Sorano e Sovana e coprire così l’intero triangolo di meraviglie di quest’angolo di Toscana.

Il tutto sempre e soltanto con mezzi pubblici: treni e bus, e ritorno a Roma in giornata.

Ora vediamo come.

In quest’articolo ci concentriamo su Pitigliano, che forma la base per i successivi articoli su Sorano e Sovana. Per chi è più interessato a Sorano e/o Sovana è necessario comunque familiarizzare con Pitigliano perché di fatto è il nodo di scambio attorno al quale gira tutto il trasporto pubblico di zona, non a caso è sede del deposito locale delle autolinee toscane. Gli articoli di Sorano e Sovana pertanto si concentreranno solo sui passi aggiuntivi necessari da Pitigliano in poi e rimanderanno a quest’articolo per tutti i passi precedenti necessari da Roma a Pitigliano e viceversa. Rifrasando, Pitigliano è “prerequisito” di viaggio per Sorano e Sovana.

E’ appena il caso di sottolineare, agli aspiranti visitatori che apprezzano destinazioni come queste, qualora ci fossero dei dubbi, che vanno assolutamente visitate tutt’e tre, almeno una volta nella vita. Non importano l’ordine di visita, le dimensioni relative e altre menate, importa solo una cosa: esserci stati, oppure no. Capirete perché. O probabilmente lo sapete già, altrimenti non stareste qui a leggere queste righe…

Come arrivare a Pitigliano da Roma

La linea bus di riferimento da utilizzare all’andata è la 11P delle autolinee toscane, che parte da Orbetello porto, ferma a Orbetello stazione e poi anche ad Albinia stazione, dopodiché finalmente si dirige nell’entroterra percorrendo la SR 74 Maremmana fino a Pitigliano passando per Marsiliana e Manciano.

Il percorso non cambia tra orario invernale ed estivo e neanche gli orari, specie dell’unica corsa concretamente utilizzabile all’andata la mattina che parte alle 9:50 da Orbetello porto (verificate gli orari ufficiali per eventuali aggiornamenti).

Partendo da Roma bisogna quindi organizzarsi un interscambio treno-bus o ad Orbetello o ad Albinia. Dico “organizzarsi” perché non c’è una vera coincidenza progettata e studiata a tavolino da chi decide gli orari di bus e treni e bisogna “costruirsela” fai da te con quello che c’è.

In particolare, se gli orari futuri si mantengono come quelli di quest’anno e degli anni scorsi bisognerà accettare di:

  1. partire da Roma più presto di quanto sarebbe veramente necessario
  2. sprecare quel tempo di anticipo, e oltre, come tempo morto di attesa tra l’arrivare in stazione e prendere il bus

Non solo ma occhio che a differenza della linea bus 11P gli orari dei treni cambiano con la stagione!

In concreto, il treno che offre il miglior compromesso tra una partenza non eccessivamente mattiniera da Roma e la possibilità di riuscire a prendere la corsa del mattino della 11P verso Pitigliano è il Frecciabianca 8606 che parte alle 6:57 da Roma Termini, ma questo Frecciabianca ferma ad Orbetello solo con l’orario estivo e ad Albinia non ferma mai né con l’estivo né con l’invernale!

Occhio che questo treno non fa altre fermate a Roma (la prima è solo a Civitavecchia) e che “le porte si chiudono 1 minuto prima della partenza” quindi cercate di non arrivare… all’ultimo minuto. E ovviamente se comprate il biglietto poco prima di partire sarà a prezzo pieno (con i prezzi del 2023 è più del doppio del regionale equivalente…)

Dunque con l’orario estivo OK si organizza il cambio ad Orbetello… lì eventualmente se non volete aspettare un’ora e mezza alla stazione a girarvi i pollici potreste cogliere l’occasione per prendere un bus urbano e farvi una passeggiata ad Orbetello centro / porto e prendere la 11P da lì senza tornare in stazione. Ma con l’orario invernale (non-estivo) che si fa?

Eh, ci si riesce comunque con un barbatrucco: con l’orario non-estivo si scende dal Frecciabianca 8606 più avanti, a Grosseto alle 8:41, e si cambia col regionale veloce 4129 delle 9:28 per Roma (!) che ferma ad Albinia alle 9:45.

I tempi morti a Grosseto si possono sfruttare ad esempio per comprare i biglietti delle autolinee toscane, visto che c’è una biglietteria ufficiale (uscendo dalla stazione a destra) e anche un tabacchino con la macchinetta per fare i biglietti.

A meno di clamorosi ritardi dei treni, l’arrivo ad Albinia stazione alle 9:45 è più che sufficiente per intercettare la 11P delle 9:50 perché le 9:50 è la partenza da Orbetello porto, e il passaggio per le fermate di Albinia è verso le 10:05.

Tutto questo se da Roma si vuole prendere il Frecciabianca, che parte dopo e ci mette di meno. Quest’anno e negli ultimi anni scorsi qualsiasi treno successivo arrivava troppo tardi, bus per Pitigliano già partito da un pezzo.

In alternativa volendo si può partire con il regionale veloce precedente, che parte verso le 6 (6:12, RV 4124) e ferma sia ad Orbetello che ad Albinia, senza cambi, in tutte le stagioni, e che si può prendere non solo da Termini ma anche da Ostiense, Trastevere, San Pietro. Il rovescio della medaglia è che dovrete alzarvi ancora prima, il viaggio durerà di più e soprattutto i tempi morti del cambio saranno ancora più lunghi: due ore, sia che cambiate ad Orbetello che ad Albinia.

Paradossalmente l’interscambio più complicato cioè quello ad Albinia con il Frecciabianca orario non-estivo e annesso barbatrucco di arrivare fino a Grosseto e tornare indietro di una stazione con altro treno è quello con i tempi morti più brevi (!?): circa 45 minuti. Una inaspettata applicazione del concetto “il tempo è denaro”…

Facendo il punto: il bus di andata ce l’abbiamo, il treno l’abbiamo trovato, l’interscambio abbiamo visto com’è il giro del fumo e quali sono le alternative. Cosa manca?

Visto che di bus di andata ce n’è solo uno non sono ammessi errori: bisogna studiare le fermate dove prendere il bus ma per questo rimando alla sezione “capolinea e fermate” più avanti nell’articolo.

Guardando bene l’orario della 11P c’è da smarcare un trabocchetto. Vedete che la corsa delle 9:50 da ORBETELLO PORTO sembra terminare a MANCIANO MPS alle 10:49 ma nella colonna successiva ce n’è un’altra che sembra riprendere il filo MANCIANO MPS alle 10:50 fino a PITIGLIANO 11:19.

Qui partono i film in testa… ma allora c’è un cambio da fare? Ma se il primo fa ritardo e il secondo è già partito come si fa, si resta bloccati a Manciano? Ma c’è una coincidenza?

Risposte: NO, NO, e NO.

Chi ha già letto i nostri articoli sulle esplorazioni del Lazio capirà al volo se scrivo che questo è un classico caso di “corsa spezzata”. In sostanza non c’è nessun cambio da fare perché il bus è sempre lo stesso e la “spezzatura” della corsa in due sull’orario pubblicato è solo per questioni tecniche. Anzi, rispetto alle corse spezzate del Lazio che non hanno senso alcuno da quanto ho visto quelle in Toscana un senso ce l’hanno: in caso di corse abbastanza lunghe come queste (da Albinia a Pitigliano sono più di 50 km…) alcune fermate importanti sono trattate come dei “checkpoint” nel senso che se il bus arriva in anticipo non riparte subito ma aspetta l’orario di partenza previsto. E’ esattamente quello che succede a questa fermata MANCIANO MPS. Ma soprattutto non c’è un cambio da fare, si resta a bordo, quindi decadono tutte le angosce da coincidenze mancate etc.

Con l’esperienza acquisita nel Lazio ero 99% sicuro che questa sarebbe stata l’ennesima corsa spezzata negli orari pubblicati ma l’ultimo 1% di dubbio l’ha tolto solo la prova sul campo. Il bus ad Albinia (o Orbetello) arriva tabellato già come 11P PITIGLIANO e Manciano compare solo tra le località intermedie servite lungo il percorso.

La pubblicazione in forma di corsa spezzata però, anche se aiuta a garantire l’orario di ripartenza e a non accumulare troppo anticipo sulla tabella di marcia, ha i suoi contro. Ad esempio, le stampe degli orari affissi nelle bacheche alle fermate ti danno solo le destinazioni fino alla spezzatura e non oltre. In questo caso significa che alle fermate di Albinia dove passa e ferma la 11P non compare Pitigliano tra le destinazioni! Panico! ma compare Manciano… e si tira un sospiro di sollievo, perché il fatto che non compaia Pitigliano è dovuto alla spezzatura ma la corsa e l’orario di partenza previsto sono quelli (10:06). Altra conseguenza la subisce l’altrimenti ottimo strumento Travel Planner sul sito delle autolinee, perché evidentemente è programmato per non suggerire soluzioni con cambio che hanno slarghi inferiori a tot minuti. Giusto, senonché purtroppo non distingue i cambi veri dai cambi apparenti / corse spezzate e quindi provando a cercare corse da Albinia a Pitigliano o viceversa vi dirà che c’è un cambio (che non c’è) e che per giunta dovete aspettare ore a Manciano per il cambio (quello che secondo lui è il cambio in realtà è la corsa successiva) quando non ce n’è alcun bisogno perché il bus è già lo stesso.

Ultima cosa: non è possibile fare interscambio a Manciano tra la corsa Cotral partita da Viterbo alle 10 e questa 11P delle 9:50 da Orbetello per Pitigliano, semplicemente perché quando il Cotral arriva a Manciano la 11P per Pitigliano è ormai ripartita da un pezzo, anzi, è già arrivata a destinazione! 11:40 è l’orario di arrivo della Cotral a Manciano, dopo che la 11P è già arrivata a Pitigliano alle 11:19. Si potrebbe cambiare con la corsa successiva di un’altra linea ma si arriva ben oltre mezzogiorno e non conviene. Beh si può partire con più calma la mattina ma si paga con meno ore a disposizione per la visita… sono scelte.

Ora passiamo al ritorno. Spoiler: la 11P non è la soluzione migliore per il ritorno!

Come tornare a Roma da Pitigliano

Perché la 11P non va bene al ritorno?

Non è che non va bene in senso assoluto, è che con gli orari che ha non è la migliore.

Vi ricordate quando nella premessa mi lamentavo di me stesso che non studiavo abbastanza?

Da una parte era perché mi ero fissato sulla 11P al ritorno: la finestra che offre di due ore di visita disponibili mi sembravano troppo poche, e infatti lo sono. Come se non bastasse mi accorgevo che d’estate quella corsa pomeridiana era solo festiva dunque impossibile da usare nella stessa giornata perché quella delle 9:50 di andata d’estate è solo feriale!

Per inciso la 11P sarebbe l’unica soluzione nei giorni festivi con l’orario invernale ma la finestra di ore disponibili per la visita è quella breve di due ore, pertanto non consiglio la visita nei festivi anche se tecnicamente è possibile.

Il ritorno in realtà è molto semplice: è il contrario dell’andata, e si evita anche il barbatrucco di salire a Grosseto e tornare indietro. Si scende ad Albinia e si riprende il treno per Roma da lì. La strada del bus è la stessa, solo che cambia il numero di linea! La più indicata come orari per un ritorno di pomeriggio non è la 11P ma la 41P. Scaricate gli orari anche di questa linea e vedete che offre vari ritorni nel pomeriggio e anche a sera. Sono questi ritorni che ci garantiscono ampie finestre di visita.

Attenzione più che altro ai treni da Albinia per Roma, perché ad esserci ci sono fino a tarda sera ma lo slargo tra l’arrivo del bus e la partenza del treno può variare parecchio tra una corsa e l’altra (più di un’ora, meno di un’ora, mezz’ora…).

Ad ottobre 2023 il biglietto di ritorno si può comprare in stazione ad Albinia, ci sono due macchinette funzionanti (benché non rilascino ricevute POS). Non ci sono bar-tabacchi in stazione ma ce ne sono vari in città; c’è anche un supermercato, qualora servisse.

Alcune corse di “ritorno” della 41P terminano ad Albinia e ripartono per Pitigliano, altre proseguono fino a Grosseto e poi ripartono per Albinia e Pitigliano. Considerando che dobbiamo tornare a Roma non ha molto senso spingersi fino a Grosseto perché si fa la stessa strada due volte inutilmente.

Con l’orario invernale/scolastico volendo c’è anche un ritorno alternativo via Acquapendente o Valentano con la linea 57P, verso le 14. Di fatto è una corsa circolare di ritorno scolastico che da Pitigliano fa il giro di peppe di vari comuni laziali di zona prima di tornare alla base. Dopo Acquapendente prosegue per Grotte di Castro, Latera, poi riparte come altra linea in 18P, per Valentano e ritorno a Pitigliano. Con questa circolare si può arrivare ad esempio ad Acquapendente o anche a Valentano e cambiare da lì con bus Cotral per Viterbo e poi Roma.

Molti anni fa mentre aspettavo un Cotral da Valentano a Viterbo mi è capitato di vedere un bus della tiemme (quella che oggi è autolinee toscane) con tabella Pitigliano… ormai era tardi ed mi aveva colto di sorpresa dunque non mi sono avventurato, e ho fatto bene, comunque fu la prima volta che vidi un bus dal vivo tabellare Pitigliano. Arrivato a casa ricordo di aver cercato ingenuamente corse tra Valentano e Pitigliano pensando che forse ci si poteva arrivare da lì… peccato, era una falsa pista, perché questa linea in pratica aveva ed ha tutt’oggi solo le due classiche corse di mattina presto e pomeriggio per andata e ritorno di studenti. Si vede che nessuno che decide queste cose concepisce che possano essere utili anche ad altro tipo di utenza dei collegamenti che creino effetto rete in questi angoli tra Toscana e Lazio. Boh, a me invece viene naturale pensarci, chissà perché.

Capolinea e/o fermate principali

Nell’orario delle linee di Pitigliano sono elencate varie fermate, la più importante per noi è PITIGLIANO CENTRO. Di fatto ci basta solo questa per andare e tornare da Pitigliano nonché spostarci anche a Sorano e/o Sovana ma è utile capire come funziona il tutto anche con la vicina fermata di PITIGLIANO AUTOSTAZIONE.

Ecco PITIGLIANO CENTRO: sul lato destro nell’immagine si scende all’andata, proveniendo da Albinia / Orbetello, sul lato sinistro si sale al ritorno per Albinia etc. Per semplicità chiamiamoli quindi lato di andata (destra) e lato di ritorno (sinistra). I punti di fermata sono entrambi indicati da paline:

Siamo letteralmente a due passi dall’ingresso principale del centro storico:

PITIGLIANO AUTOSTAZIONE invece è il deposito di zona, che si trova pochi minuti più avanti:

Qui c’è un’altra fermata/capolinea ma per il visitatore non c’è alcun bisogno di spingersi fin qui, è più che sufficiente PITIGLIANO CENTRO.

Questa fermata AUTOSTAZIONE serve principalmente come punto di inversione marcia per i bus, perché non hanno spazio nei pressi della fermata centro, né possono percorrere in un fiato lo stretto tornante.

Per tornante mi riferisco a questo, dove le macchine possono girare ma i bus no. Il tornante in sé non è una fermata però è l’ingrediente che aiuta a capire il quadro complessivo.

Il succo è che siccome i bus non possono ingaggiare direttamente il tornante, tutte le volte che avrebbero bisogno di farlo sono costretti ad andare lunghi fino al deposito e invertire marcia lì.

Dovete immaginare che la manovra di inversione al deposito non la fanno fuori sulla strada, che sarebbe ancora più impossibile che al tornante, ma dentro il piazzale del deposito (il cancello è automatico, si apre e chiude al passaggio) dove lo spazio c’è.

A che serve sapere tutto questo, beh, sapere come si muovono i bus dentro Pitigliano aiuta ad esser pronti alla fermata sul lato giusto e a muoverci noi con più confidenza.

Ad esempio, alcune corse da fuori terminano all’Ospedale ma non ci arrivano subito, prima fanno CENTRO, AUTOSTAZIONE, CENTRO, e poi Ospedale, perché non possono risalire direttamente il tornante.

Al contrario, alcune corse di ritorno da orario partono dall’OSPEDALE, fanno prima PITIGLIANO CENTRO, poi AUTOSTAZIONE, poi di nuovo PITIGLIANO CENTRO. Oppure: AUTOSTAZIONE, CENTRO, OSPEDALE, CENTRO, AUTOSTAZIONE, CENTRO. Com’è possibile, avanti indietro sulla stessa strada tra centro e autostazione senza spazio per invertire la marcia? E’ possibile, perché lo spazio c’è ed è appunto dentro il deposito. I viaggiatori possono tranquillamente restare a bordo mentre il bus entra manovra ed esce. Se l’orario lo prevede potrebbe esserci una breve sosta poco prima di uscire dal deposito, col muso già fuori dal cancello – è lì che eventualmente si fa movimento passeggeri.

Per completare il quadro, l’Ospedale Petruccioli si trova nella parte moderna, sopra il tornante; la relativa fermata è qui, servita in genere con percorso circolare:

Non serve arrivare fin qui per prendere il bus, è solo per far vedere come funziona. Se vi aiutate con la mappa o meglio con il Travel Planner del sito delle autolinee toscane sarà tutto più chiaro.

La parte più critica però non sono le fermate a Pitigliano ma quelle ad Albinia perché fondamentali all’andata, e di andata disponibile ce n’è solo una: non si può sbagliare. Per non appesantire troppo l’articolo però rimando al relativo articolo.

L’altro motivo per cui all’epoca non trovavo subito la soluzione era semplicemente perché non conoscevo per niente Albinia, non sapevo neanche ci fosse una stazione e che ci fermavano gli stessi treni per Roma che fermavano ad Orbetello! Quindi dopo aver visto che con la sola 11P racimolavo solo due ore di visita e solo con l’orario invernale ho cercato altre linee, ho trovato la 41P ma vedevo che arrivava solo fino ad Albinia, mentre io avevo ancora i paraocchi su Orbetello, e quindi che ci facevo? Eh, ci avrei fatto tutto perché non serviva altro, allora come oggi. Dovevo studiare di più e insistere. Col senno di poi se sull’orario del bus ci fosse stato scritto ALBINIA FS o ALBINIA STAZ. o qualcosa del genere sarebbe stato più semplice e lampante.

Bagni pubblici

Ce n’è più di uno… quello più vicino all’ingresso principale del centro storico si trova qui, iniziando a scendere le scalette di Via dei Lavatoi:

Il segnaposto su Google Maps è un po’ sfasato, mentre è più preciso quello su Openstreetmap.